Ogni stagione della storia del cinema statunitense ha i suoi cavalieri, che ritornano sulla Terra ma continuano a volare. Quando Pete “Maverick” si rimette il giubbotto di pelle e prende la moto, esplodono i rumori degli aerei, la celebre colonna sonora di Giorgio Moroder e Harold Faltermeyer e il sole sullo sfondo che recupera quell’estetica action videoclip degli anni 80.
Top Gun: Maverick, come Ghostbusters: Legacy, ha ancora addosso i segni, il respiro, il ritmo di quel decennio. L’anima è quella di Don Simpson e Jerry Bruckheimer, il cuore è quello di Tony Scott, a cui il film è dedicato, che potrebbe essere un fantasma che si è provvisoriamente reincarnato nel corpo di Val Kilmer, al centro di uno degli incontri e degli abbracci più belli del film. Dopo oltre 30 anni Maverick torna in pista. Vuole soltanto volare e anche per questo rinuncia alla promozione, così viene incaricato di addestrare dei giovani allievi della squadra Top Gun per una missione segreta: tra loro c’è anche il tenente “Rooster”, che è il figlio di “Goose”, il suo inseparabile amico morto tragicamente durante un’esercitazione.
È un film di fantasmi Top Gun: Maverick, tutti quelli che passano negli occhi del protagonista mentre è in volo. È ancora un cinema intensissimo di un corpo che sfida i propri limiti, che si spinge a superare la velocità del suono per raggiungere il limite di mach 10, ma è anche un film di sogni impossibili, già evidente nel momento in cui Maverick fornisce agli allievi il manuale dell’F-18. La sfida in cielo di Top Gun: Maverick è il controcampo di quella sulla terra della saga di Fast & Furious. E, ancora, negli occhi di Tom Cruise in cielo scorrono tutti i frammenti del suo cinema: Maverick sfida il vuoto come Ethan Hunt nei Mission: Impossible, cerca il suo Sogno americano come Joseph in Cuori ribelli, sfida la morte e (anche) il tempo alla stregua di Ray in La guerra dei mondi.
In Top Gun: Maverick Cruise mette in campo la sua squadra fedele: alla regia Joseph Kosinski, che lo ha già diretto in Oblivion, e soprattutto, tra gli sceneggiatori, Christopher McQuarrie, che lo ha diretto in Jack Reacher: La prova decisiva e nei capitoli Rogue Nation e Fallout di Mission: Impossible, oltre ad aver scritto Operazione Valchiria ed Edge of Tomorrow - Senza domani. Ma questa nuova, elettrizzante tappa del suo cinema dimostra che, a livello critico, bisogna cambiare le carte in tavola e inserire la sua filmografia in una politique des auteurs assieme a quella di Stallone. Il rapporto tra Maverick e Rooster riporta in superficie quello altrettanto struggente tra Rocky e il figlio di Apollo nei due Creed.
E poi c’è quello sguardo cercato e trovato nel bar tra il protagonista in divisa e una monumentale Jennifer Connelly che è parallelo a quello tra Richard Gere e Debra Winger in Ufficiale e gentiluomo, segno di come gli anni 80 rappresentino sempre un passaggio obbligato come luogo di memoria, manifestato dalla presenza continua delle vecchie foto. Top Gun: Maverick è la grande illusione della macchina del tempo di Ritorno al futuro. E Tom Cruise andrebbe clonato.
Il film
Top Gun: Maverick
Azione - USA 2021 - durata 131’
Titolo originale: Top Gun: Maverick
Regia: Joseph Kosinski
Con Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Lewis Pullman
Al cinema: Uscita in Italia il 25/05/2022
in streaming: su Apple TV Microsoft Store Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Infinity Selection Amazon Channel Infinity+ Timvision
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