Il titolo italiano, Generazione low cost, in qualche modo ammansisce la secchezza tagliente dell’originale, Rien à foutre. “Non fregarsene di niente”: mantra intimo e spersonalizzante che la giovane Cassandre, hostess per una compagnia di volo low cost, si autoimpone nella vita, un’esistenza furibonda e al contempo anestetizzata sulla superficie veloce di un eterno presente che, non contemplando il dolore del passato, non sembra neppure interessata a immaginare un futuro («non credo nel cambiamento, non so neanche se domani sarò viva»).
Cassandre è gettata a capofitto in un lavoro funzionale al taglio di radici, legami e illusioni: la brutalità alienante della formazione aziendale, la rincorsa agli obiettivi di vendita, il continuo spostamento da un aeroporto all’altro, da Instagram a una app di incontri, da una bevuta a un locale notturno a un rapporto occasionale. «Non ho tempo per fare la rivoluzione» sentenzia, mentre cova una sofferenza con cui necessariamente dovrà fare i conti.
Presentata in concorso alla Semaine de la critique di Cannes 2021, l’opera prima di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre ritrae con efficacia e senza moralismi le procedure di una vita di superficie trovando, soprattutto nella prima parte, una chiave formale e narrativa puntualissima per descrivere tanto i meccanismi di fuga dal trauma quanto le pressioni feroci del mercato del lavoro neoliberale che incastra, stimola e contemporaneamente narcotizza la protagonista. A dare corpo, spaesamento e furia a Cassandre, Adèle Exarchopoulos in una delle performance più convincenti della sua carriera.
Il film
Generazione low cost
Commedia - Francia, Belgio 2021 - durata 115’
Titolo originale: Rien a foutre
Regia: Julie Lecoustre, Emmanuel Marre
Con Adèle Exarchopoulos, Alexandre Perrier, Mara Taquin, Jonathon Sawdon, Jean-Benoît Ugeux, Arthur Egloff
Al cinema: Uscita in Italia il 12/05/2022
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta