La rocambolesca avventura della bizzarra coppia H.I. McDunnough e Edwina ruzzola verso una parte conclusiva survoltata in Arizona Junior, opera numero due dei fratelli Coen, tra goffi tentativi di rapina, duelli all’ultimo sangue e grottesche esplosioni, un attimo prima di tirare il freno e imboccare, proprio sul finale, una più pacata ma malinconica via del sogno.
Facciamo un passo indietro, all’origine della love story tra Hi e Ed, che comincia nel carcere della contea di Tempe, Arizona: campo, lo sgarrupato e recidivo criminale Nicolas Cage; controcampo, la poliziotta tutta d’un pezzo Holly Hunter. I due s’incontrano mentre Hi fa avanti e indietro dalla galera, e la scintilla scatta come il flash di una fotografia (segnaletica).
Finalmente uomo libero, lui chiede la mano di lei, poi le nozze, un lavoro rispettabile, una roulotte da chiamare casa.
Manca solo un figlio a completare il lindo quadretto da perfetta famiglia americana media. Ma sfortunatamente Ed è sterile e i precedenti penali di Hi non permettono agli aspiranti genitori di adottare bambini. Un modo però forse si trova, si potrebbe rubare ai ricchi per donare ai poveri, e sottrarre uno dei cinque gemelli ai coniugi Arizona, in fondo ne hanno fin troppi di neonati.
Dopo un prologo che riassume (un po’ come in Up) la storia di Hi e Ed e il loro dramma, parte una strepitosa infilata di peripezie che vanno dal comico al grottesco, fino al demenziale, e che scorre a un ritmo che non dà tregua attraverso una galleria di figurine sopra le righe (a partire dai due protagonisti, fino ai carcerati John Goodman e William Forsythe o alla caricaturale Frances McDormand, cafonissima moglie-madre made in Usa).
Al secondo lungometraggio, Joel e Ethan Coen continuano a divertirsi - dopo aver rivisitato il noir nell’esordio Blood Simple - Sangue facile - a contaminare i generi, remixarli, parodiarli (siamo nel 1987, in pieno postmoderno). Dietro al gioco, però, si legge l’amara consapevolezza di chi s’è aggrappato a una chimera, a un’illusione.
E arriviamo al finale, dunque, quando Hi, sdraiato nel suo letto, accanto alla moglie, s’addormenta e sogna, come «uno spirito etereo che visita il futuro».
Sogna che i fuggiaschi Gale ed Evelle (predecessori degli evasi di Fratello, dove sei?) tornano volontariamente in prigione, consapevoli di essere inadatti al mondo esterno. Sogna Nathan Junior bambino e poi adolescente, mentre gioca con successo a football. Sogna, infine, un’anziana coppia circondata da figli e nipoti, una grande famiglia felice riunita attorno a un tavolo, con un immancabile tacchino al centro del banchetto.
«Ma era solo una speranza o una fuga dalla realtà?» si chiede Hi, che per tutto il film rincorre insieme a Ed questo sogno (americano), il miraggio a stelle e strisce di una vita normale, casa, famiglia, figli, contro cui però ci si schianta. Un’esistenza possibile solo nella dimensione onirica, ci dicono i Coen, che può essere soltanto immaginata - come in un altro film con finale-sogno, La 25ª ora di Spike Lee.
Il film
Arizona Junior
Grottesco - USA 1987 - durata 93’
Titolo originale: Raising Arizona
Regia: Joel Coen
Con Nicolas Cage, Holly Hunter, Trey Wilson, John Goodman
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video
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