In una Parigi autunnale, la bella gallerista Fanny (Lou de Laâge) rincontra casualmente il vecchio compagno di liceo Alain (Niels Schneider), aspirante scrittore; benché sinceramente innamorata del - secondo - marito Jean (Melvil Poupaud), facoltoso uomo d’opachi affari (su cui gravano sospetti giudiziari) che con latente tossicità la esibisce come una sorta di trofeo nel suo piccolo jet set, la donna inizia una frequentazione clandestina con il coetaneo bohémien che nel frattempo le ha svelato di essere da sempre innamorato di lei. La relazione non dura molto, perché il ragazzo improvvisamente sparisce. E se Fanny crede di essere stata lasciata per mancanza di coraggio del problematico amante, la verità è che il giovane è stato eliminato da (abituali) sicari di Jean, che ha scoperto tutto ed è determinato a non fermarsi di fronte a nulla. Nemmeno quando la suocera Camille (Valérie Lemercier) subodora l’inghippo.
Al suo 50° film (il primo non girato in inglese e di produzione interamente europea, per i tristi motivi che conosciamo), Allen torna in scia a Match Point (o Irrational Man) assecondando la sua seconda e ormai ben nota natura di giallista sui generis con una nuova commedia acida su delitto, castigo e Caso ancora una volta informata dal rovesciamento della prospettiva dostoevskijana (inevitabili le analogie filosofiche anche con Crimini e misfatti) e dal suo senso beffardo per la costruzione del thriller. Ma Un colpo di fortuna, dalla scrittura perfettamente automatica dove con grazia hitchcockiana ogni più infinitesimale dettaglio va naturalmente al suo posto (salvo uno, che fingeremo di non svelare ma che ha letteralmente a che vedere con l’idea della vita come lotteria: e che è il miglior falso/anti MacGuffin mai messo in scena) e con quello stile familiare che è ormai solo dimostrazione genetica di un mestiere di qualità superiore trasformatosi col tempo in meccanica del genio, è a suo modo un nuovo punto di svolta nella comédie humaine del regista, oltreché una sua visione a suo modo vendicativa e finale del mondo.
Un mondo osservato ormai con distacco cinico (anche dalle calde luci di Storaro, qui piegate allo straniamento anziché all’adesione) dove l’empatia per i personaggi e la ricerca di giustificazioni alle loro azioni e psicologie è ormai derisoriamente e consapevolmente espunta. E l’umanità è finalmente e senza appello dipinta per quello che è: una patetica accozzaglia di idioti totali spinta ad agire da tornaconti egoisti per dimostrare il possesso illusorio di una ragione fallace. Per la prima (o l’ultima?) volta, con un’ironica, olimpica freddezza che senza volerlo (o no?) traccia una linea che va dal suo cinema a quello di un altro grande vecchio come l’ultimo De Oliveira (pensate ai toni di allegoria metafisica, anche lì vestiti di noir, di un capolavoro come Il principio dell’incertezza), Allen guarda alle misere sorti del progetto umano senza concedere più attenuanti a nessuno. Non ne vale la pena. «Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo. Ma non ce l’ho. Sono la stessa cosa due messaggi negativi?», diceva tempo fa. Ecco.
Il film
Un colpo di fortuna
Sentimentale - Regno Unito 2023 - durata 96’
Titolo originale: Coup de chance
Regia: Woody Allen
Con Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider, Sara Martins, Elsa Zylberstein
Al cinema: Uscita in Italia il 06/12/2023
in TV: 25/11/2024 - Sky Cinema Suspense - Ore 21.00
in streaming: su Now TV Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Timvision
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