La 6a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia apre le porte l'8 agosto del 1938. È un'edizione particolarmente lunga anche perché ampio è il programma dei film che partecipano: per la prima volta infatti, accanto a film, documentari e cortometraggi, è presente anche una retrospettiva: un omaggio al cinema francese che esplora e mostra le pellicole più significative prodotte Oltralpe dagli esordi del cinema sino al 1933. Gli autori francesi interessati dalla retrospettiva sono i fratelli Lumière, Geroge Méliès, Abel Gance, René Clair e Jean Renoir.
Sul fronte del concorso invece si fanno sentire sempre più forti e pressanti le ingerenze del regime fascista che ormai ha fatto propria la Mostra veneziana, in un tripudio di momenti festosi tra gerarchi. La prova più vistosa è l'assegnazione ex aequo della Coppa Mussolini al celebre film-documento sulle Olimpiadi berlinesi del 1936 di Leni Riefensthal e a Luciano Serra pilota: due opere - una tedesca e l'altra italiana - fortemente propagandistiche (nonostante alla prima il tempo abbia riconosciuto comunque un valore perlomeno artistico, oltre che di ricerca e innovazione).
- Coppa Mussolini: Luciano Serra pilota
- Coppa Mussolini: Olympia
- Grande Trofeo d'arte della Biennale: per Biancaneve e i sette nani
- Coppa Volpi miglior interprete maschile: Leslie Howard per Pigmalione
- Coppa Volpi miglior interprete femminile: Norma Shearer per Maria Antonietta
- Miglior regia: Carl Froelich per Casa paterna