Ce n’è per tutti i gusti nel programma della Festa del cinema di Roma, per l’abbondanza di titoli e film, ma cominciamo dal concorso che sin dal sottotitolo - Visioni per il mondo di domani - è il luogo dove i selezionatori hanno potuto ricercare i titoli più significativi per raccontare il contemporaneo.
Ingiustizie e razzismo in banlieue (Avant que les flammes ne s’éteignent, Mehdi Fikri), contesto rurale patriarcale e minaccioso (Un amor, Isabel Coixet), fuga dal regime di Teheran (Ashil, Farhad Delaram, opera prima), paranoia sociale (Black Box, Asli Özge), educazione e crescita (Comme un fils, Nicolas Boukhrief), affresco urbano (La ereccion de Toribio Bardelli, Adrián Saba, regista rivelazione di El limpiador), diaspore (quella afgana in Fremont di Babak Jalali), ecologia (Pedágio, Carolina Markowicz). Oltre ai nuovi film di Teemu Nikki e Joachim Lafosse, per citare due cineasti affermati. Fuori compé un sacco di cose interessanti, in particolare in Grand Public: Diabolik chi sei? dei Manetti Bros., Dream Scenario del Kristoffer Borgli di Sick of Myself con Nicolas Cage che pare portentoso, Et la fête continue! ultimo film dell’amato Robert Guédiguian, Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek.
Tra i restauri la versione serie tv di Il camorrista di Giuseppe Tornatore, L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente di Bruce Lee, Il sapore del riso al tè verde di Ozu e altre chicche. Retrospettiva-omaggio a Isabella Rossellini.
Parallela alla Festa, ma autonoma, Alice nella città si occupa di cinema giovanile articolandosi in più sezioni, una delle quali competitiva con dieci titoli internazionali, tra cui The New Boy con Cate Blanchett, Excursion di Una Gunjak e How to Have Sex di Molly Manning Walker.
Tra le proiezioni speciali l’atteso Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki e la quarta stagione di Mare fuori. Fuori concorso Club Zero di Jessica Hausner.
Molto interessante anche il programma della sezione competitiva Panorama Italia, con otto titoli.