Se non dobbiamo aspettarci molto dalla fine del mondo, come ironicamente invita a fare il nuovo film di Radu Jude (che è tra i più notevoli dell’anno), è lecito aspettarsi invece tanto dalla 76a edizione di Locarno, che presenta un programma aperto il più possibile alle forme del cinema contemporaneo.
Un passo diverso, almeno sulla carta, rispetto alle precedenti edizioni dirette da Giona A. Nazzaro. In concorso, oltre a Jude e ai nomi citati nell’intervista al direttore (il solito Lav Diaz, i due italiani), l’ex enfant prodige Eduardo Williams, la militanza senza tentennamenti di Sylvain George, la comicità di Dupieux, il realismo di Basil da Cunha, le provocazioni del greco Animal, la favola di Sweet Dreams e poi chissà cos’altro che ancora non conosciamo.
In Cineasti del presente, il meglio - si spera - di ciò che offre il mare spesso indi- stinguibile delle produzioni ideate e impacchettate le sezioni collaterali dei festival. In un programma di 15 titoli, ci sentiamo di segnalarne uno, A Good Place di Katharina Huber. Tra gli ospiti internazionali, sciopero permettendo (a causa del quale sono già confermate le defezioni di Riz Ahmed e Stellan Skarsgård): il Pardo d’onore Harmony Korine, omaggiato con le proiezioni di Gummo e Spring Breakers, e il montatore Pietro Scalia, premiato anche lui per il suo lavoro; si spera ancora nell’arrivo di Cate Blanchett, produttrice esecutiva di Shayda (Piazza Grande), e si attendono Ken Loach, che porterà in Piazza Grande l’ultimo film presentato a Cannes 2023, The Old Oak, e poi l’attrice del momento, Sandra Hüller, che presenta la Palma d’oro di Cannes Anatomie d’une chute, di cui è straordinaria protagonista.
E poi gli altri italiani, La bella estate di Laura Luchetti e Non sono quello che sono di Edoardo Leo, entrambi in Piazza grande, l’omaggio a Sergio Leone di Francesco Zippel, Sergio Leone - L’italiano che inventò l’America e infine Franco Maresco, autore di un doc sul jazzista Joe Lovano, Lovano Supreme. Infine un altro grande vecchio, autore pure lui di un documentario dalla semplicità folgorante: Barbet Schroeder, che in Ricardo et la peinture ha filmato l’amico pittore Ricardo Cavallo.
Roberto Manassero per Film Tv 31/2023
- Pardo d'oro: Critical Zone
- Premio speciale della giuria Ascona e Losone: Do Not Expect Too Much from the End of the World
- Pardo per la migliore regia: Maryna Vroda per Stepne
- Pardo per la migliore interpretazione: Dimitra Vlagopoulou per Animal
- Pardo per la migliore interpretazione: Renée Soutendijk per Sweet Dreams
- Menzione speciale: Nuit obscure - Au revoir ici, n'importe ou
- Pardo d’oro Concorso Cineasti del presente per il miglior film: Dreaming & Dying
- Premio per la o il miglior regista emergente Cineasti del presente: Katharina Huber per A Good Place
- Premio speciale della giuria CINÉ+ Cineasti del presente: Camping du lac