Accompagnato da tutta la retorica - giustificatissima, ma pur sempre retorica - della ripartenza, il Festival di Cannes torna sulla Croisette. L'edizione è nominalmente la 74esima, ma la verità è che l'edizione numero 73, che si sarebbe dovuta tenere l'anno scorso, in realtà non c'è stata. Diversamente da quanto hanno fatto altri festival internazionali nel 2020 - che hanno ad esempio scelto di svolgersi online o in modalità mista - e diversamente dal fortunato Festival di Venezia che l'anno scorso, senza incidenti, ha approfittato di una finestra di relativa calma tra le due ondate della pandemia da Coronavirus, Cannes nel 2020 ha infatti solo stilato una lista di titoli che potevano fregiarsi del fatto di essere stati inclusi nella selezione: un fatto puramente formale.
Per fortuna però - anche se spostato dalla sua collocazione abituale nella prima metà di maggio - ecco che Cannes torna a scintillare sulla Croisette, con l'aggiunta di nuove location (tra cui il nuovissimo multiplex Cineum, anche per diluire il numero di spettatori in sala).
La giuria del concorso della 74a edizione - composto da 24 titoli di cui ben 8 francesi - è presieduta da Spike Lee e conta sulla presenza dei registi Mati Diop, Kleber Mendonca Filho e Jessica Hausner, delle attrici Mélanie Laurent e Maggie Gyllenhall (tutt'e due però anche con esperienze di regia e di scrittura alle spalle), degli attori Kang-ho Song e Tahar Rahim e della cantante e compositrice Mylène Farmer.
L'apertura delle proiezioni è affidata al film Annette, di Leo Carax.
- Palma d'oro: Titane
- Prix d'interprétation féminine: Renate Reinsve per La persona peggiore del mondo
- Prix d'interprétation masculine: Caleb Landry Jones per Nitram
- Grand Prix Speciale della Giuria (ex aequo): Scompartimento n.6
- Grand Prix Speciale della Giuria (ex aequo): Un eroe
- Prix de la mise en scéne: Leos Carax per Annette
- Prix du scénario: Ryûsuke Hamaguchi per Drive My Car
- Premio della giuria (ex aequo): Le genou d'Ahed
- Premio della giuria (ex aequo): Memoria
- Caméra d'or miglior opera prima: Murina
- Premio Un Certain Regard: Ada
- Premio della giuria Un Certain Regard: Great Freedom
- Premio ensamble: Bonne mere
- Premio Coraggio: La Civil
- Premio Originalità: Lamb
- Menzione speciale Certain Regard: Prayers for the Stolen
- Grand Prix della Settimana internazionale della critica: Il capofamiglia
- Palma d'Oro onoraria: Marco Bellocchio
- Palma d'Oro onoraria: Jodie Foster
- Queer Palm: Parigi, tutto in una notte
- Premio FIPRESCI (concorso): Drive My Car
- Premio FIPRESCI (Un Certain Regard): Il patto del silenzio
- Premio FIPRESCI (Quinzaine): Il capofamiglia
- Premio giuria ecumenica: Drive My Car