La 72a edizione del Festival di Cannes si presenta ai blocchi di partenza forte dei consueti numeri: più però della quantità dei film poi effettivamente presentati - regolari nel tempo - fanno abbastanza impressione i numeri dei titoli che sono stati iscritti e vagliati. Quest’anno sono stati ben 1845 lungometraggi e 4240 corti, visionati dal team di selezionatori: una mole in linea con gli ultimi anni, ma che ha conosciuto un netto aumento a partire da circa 15 anni fa.
La giuria del concorso, chiamata a giudicare i 21 titoli in gara per la Palma d’Oro, è guidata quest’anno dal regista messicano Alejandro González Iñárritu, vincitore di 5 premi Oscar, che a Cannes è debitore soprattutto per l'accoglienza data alle sue prime opere: Amores Perros (2005) e Babel (2006).
Al suo fianco 8 giurati, parlo più a loro volta registi: nomi importanti e celebri come Pawlikowski a Lanthimos, emergenti e giovani come Robin Campillo, Maimouna N’Diaye e Alice Rohrwacher. Accanto ai tanti nomi europei, solo due le presenze statunitensi in giuria: la regista e sceneggiatrice Kelly Richardt e l’attrice Elle Fanning. Completa la compagine il famoso fumettista Enki Bilal, grande autorità del mondo delle graphic novel.
Sul fronte dei film selezionati il concorso presenta una parata di grandi nomi, veri e proprio habitué della kermesse francese: da Almodóvar a Ken Loach, dai Dardenne a Malick. Il film d’apertura è l’atteso horror grottesco di Jim Jarmusch I morti non muoiono, dall’imponente cast. Pari attesa per l'altrettanto popolato nuovo film di Tarantino, C’era una volta a… Hollywood. Dominato dai titoli francesi (otto), il concorso vede una sola presenza italiana: il film Il traditore, di Marco Bellocchio.
L’Italia è del resto anche pressoché assente dalle altre sezioni: nel Certain regard appare il film d'animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, del disegnatore e pittore Lorenzo Mattotti, mentre nella Quinzaine incontriamo il nuovo lavoro di Guadagnino The Staggering Girl.
- Palma d'Oro: Parasite
- Prix d'interprétation féminine: Emily Beecham per Little Joe
- Prix d'interprétation masculine: Antonio Banderas per Dolor y gloria
- Grand Prix Speciale della Giuria: Atlantics
- Prix de la mise en scéne: Jean-Pierre Dardenne per L'età giovane
- Prix du scénario: Cèline Sciamma per Ritratto della giovane in fiamme
- Premio della giuria (ex aequo): I miserabili
- Premio della giuria (ex aequo): Bacurau
- Premio Un Certain Regard: La vita invisibile di Euridice Gusmão
- Premio della giuria Un Certain Regard: Fire Will Come
- Premio miglior interprete Certain Regard: Chiara Mastroianni per L'hotel degli amori smarriti
- Premio miglior regia Certain Regard: Kantemir Balagov per La ragazza d'autunno
- Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: Dov'è il mio corpo?
- Caméra d'or miglior opera prima: Our Mothers
- Premio FIPRESCI (concorso): Il paradiso probabilmente
- Premio FIPRESCI (Un Certain Regard): La ragazza d'autunno
- Premio FIPRESCI (Quinzaine): The Lighthouse
- Queer Palm: Ritratto della giovane in fiamme
- Palma d'Oro Miglior Corto:
- Premio giuria ecumenica: La vita nascosta - Hidden Life