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A Thousand Blows

1 stagioni - 6 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 1

  • 2025-2025
  • 6 episodi

L'autore

mck

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La recensione su A Thousand Blows

di mck
6 stelle

Là-llalà, là-llalà, lala-llalà lalà-llà!

 

Implicazione logica (assiomatica): data la condizione se/if “C’è Stephen Graham” interviene l’istruzione allora/then “Non può essere una brutta serie”.

Steven Knight (creatore di Peaky Blinders, Taboo, See, All the Light We Cannot See, This Town e the Veil, sceneggiatore di Eastern Promises, Allied, Woman Walks Ahead, Spencer, Maria e the Immortal Man e regista di Hummingbird, Locke e Serenity) non è Terrence Winter (BwE, Vinyl), né Scott Frank (Godless, the Queen's Gambit), né Steven Zaillian (the Night Of, Ripley), ma piuttosto è un po’ il Ryan Murphy inglese, e non certo per le tematiche messe in campo, ma per una qual certa pesantezza, se non bolsaggine, di realizzazione (stilistica e contenutistica). Poi, però, qui si tratta di serialità britannica, perciò anche se “A Thousand Blows” (6 ep. da ca. 45' l’uno distribuiti da Disney e Hulu) fosse rapportata a quella italiana e risultasse ascrivibile alla fascia “Don Matteo” in realtà, alla luce del valore medio superiore di quella d’oltre Manica rispetto a quella di qua delle Alpi (tipo GBR : “Bodies” = ITA : “Curon”), sarebbe da considerare solo un un filo sotto a (o addirittura al pari di) “Suburræterna”.

 


Due verità conciliabili: dietro/intorno/dentro alla MdP di “Eastern Promises” (9.25) c’è David Cronenberg, e “Taboo” l’ho abbandonata senza rimpianti dopo un quarto d’ora.

Stephen Graham [Snatch, Gangs of New York, This Is England (il film e le 3 mini-serie), the Damned United, Baby Face Nelson in Public Enemies, Al Capone in BoardWalk Empire, Texas Killing Fields, Tinker Tailor Soldier Spy, Good Cop, Taboo, the IrishMan, the Virtues, Time, the North Water, Help, Peaky Blinders, the Walk-In, Boiling Point (film e serie), Bodies, Blitz, Deliver Me from Nowhere, the Immortal Man, Adolescence], a parte qualche apparizione da lontano immerso nel paesaggio del set dall’alto del Blue Coat Boy, il “suo” pub con annesso palazzetto dello sport (e un pensiero non può non andare all’Al Swearengen di Ian McShane in “DeadWood”), compare veramente solo alla fine del 1° ep., prima sullo sfondo, di schiena, e poi in primo piano, finalmente voltandosi, sul ring: e metà della serie è fatta. Attorno a lui gravita un buon cast composto da Erin Doherty, Malachi Kirby, James Nelson-Joyce, Jason Tobin, Francis Lovehall, Darci Shaw, Hannah Walters, Daniel Mays, Susan Lynch, Robert Glenister e una minuscola parte per Ella Lily Hyland (“Black Doves”). Musiche di Federico Jusid: quel motivetto lì che non ti esce più dalla testa (comunque ben più Cristobal Tapia de Veer che Gabry Ponte).

 

 

“Piazzare bombe e causare caos: anarchici, comunisti e feniani attirano attenzioni che non vogliamo: noi siamo delle comuni e rispettabili criminali che prosperano nel distacco.”

Attraversato e abitato da una folta schiera di personaggi storici realmente esistiti, tanto protagonisti quanto solo accennati, da Tom Molineaux (1784-1818) a Victoria Davies (1863-1920) passando per Henry “Sugar” Goodson (1856-1917) e i/le Forty Elephants (ca. 1850 - ca. 1950), il crogiolo dickensiano dell’East End della capitale, con anche un po’ di West End, è un altro vero e proprio personaggio di “A Thowsand Blows”, ch’è stata girata tra set realistici all’aperto e in studio ricostruiti agli Story Works sorgenti sui 22 acri dell’ex birrificio Mortlake nel South-West londinese e perfettamente inseriti in paesaggi creati in CGI (il cui regime estetico ricorda, ad esempio, tanto quello di “Ammonite”, “the Essex Serpent”, Bodies e “Peaky Blinders”, suoi finitimi geografici, quanto quell’oltreoceanico di “Boardwalk Empire”, tutti o quasi creati da differenti sviluppatori di effetti speciali).

 

 

Infine, il promo alla seconda annata (girata a ruota della prima) messo in coda al finale di stagione non promette alcun passo in avanti rispetto alla qualità sin qui espresse. (Ma ci sarà sempre Stephan Graham - ed Erin Doherty, e magari qualche posa in più per Ella Lily Hyland -, perciò: .)

* * * ¼ - 6.50   

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Ultimi commenti

  1. mck
    di mck

    Promemoria personale: con Stephen Graham da recuperare "Good Cop" (Stephen Butchard, 4 ep., 2012; Graham compare solo nel 1° ep., che poi è quello che gli ha fatto incontrare una semi-esordiente Jodie Comer, comprendendone le capacità e presentandola/raccomandandola al proprio agente: 10 anni dopo saranno di nuovo insieme, entrambi da protagonisti, sul set di "Help") e "the North Water (Andrew Haigh, 5 ep., 2021).

    1. mck
      di mck

      E pure l'imminente "Adolescence": https://youtu.be/Wk5OxqtpBR4

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