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Mike

1 stagioni - 2 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su Mike

di mm40
5 stelle

La vita di Mike Bongiorno da quando, immigrato italoamericano, prese parte alla seconda guerra mondiale fino agli esordi nel giornalismo italiano, per approdare quindi alla neonata televisione nazionale e ai successi dei telequiz degli anni Cinquanta-Sessanta.


Non v'è dubbio alcuno sul fatto che la vita di Mike Bongiorno sia stata movimentata, densa di avvenimenti eccezionali e in definitiva sopra le righe, nessuno potrebbe obiettare all'idea che la sua vicenda artistica e umana sia assolutamente degna di un lavoro celebrativo sullo schermo, in maniera più appropriata quello domestico; eppure per arrivare a questo Mike sono occorsi quindici anni dalla morte del celebre conduttore, avvenuta nel 2009. Una scomparsa fulminea e inattesa, giunta in un periodo di parabola fortemente discendente, quando l'ormai ex re dei telequiz veniva tenuto a debita distanza da un po' di tempo sia dalla Rai che dai canali berlusconiani. Ecco, è proprio la Rai a produrre nel 2024 (centenario della nascita del presentatore) questa miniserie in due episodi da cento minuti ciascuno, per la regia di Giuseppe Bonito, che racconta una buona fetta della vita di Bongiorno partendo dalla sua vendutissima autobiografia La versione di Mike, con una sceneggiatura di Salvatore De Mola; cosa sia concretamente successo tra il conduttore italoamericano e Silvio, però, rimane un grossissimo mistero. Che non interessa a ogni modo la trama di questo lavoro, che ripercorre bene o male un trentennio di vita del Nostro, tra la seconda guerra mondiale e i primi anni Settanta, con l'espediente di una lunga intervista in tv nella quale Mike ripercorre i vari episodi messi in scena. Claudio Gioè è un buon protagonista, ben servito da un trucco (di Francesca Buffarello) che lo fa apparire realmente molto, molto simile al presentatore: altrimenti non si sarebbe potuto fare, data la popolarità del personaggio; meno bene invece il Bongiorno giovane interpretato da Elia Nuzzolo, giunto alla celebrità nello stesso periodo di uscita di questo lavoro anche con la serie Hanno ucciso l'uomo ragno, in cui vestiva i panni di Max Pezzali: difficile dire se il suo Mike parli e si atteggi come Pezzali o viceversa. Nel cast compaiono anche Valentina Romani, Tomas Arana, Paolo Pierobon e Massimo De Lorenzo; il ritmo è abbastanza blando, ma la durata complessiva è quella che è. Interessante la scelta di soffermarsi sul suicidio di Tenco, avvenuto durante un festival di Sanremo condotto da Bongiorno: un episodio scioccante e sicuramente non semplice da trattare, né tra i più noti della vita e della carriera del presentatore. 5/10.

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