1 stagioni - 4 episodi vedi scheda serie
L'ETÀ DELL'IRA miniserie in quattro episodi scritta da Juanma Ruiz Cordoba e Lucia Carballal, con la regia di Jesús Rodrigo e tratta dal romanzo omonimo di Nando Lopez del 2011 Il diciassettenne Marcos (Manu Rios), frequenta il liceo a Madrid, è quello che si può tranquillamente definire un ragazzo bello e spigliato e non sembrerebbe avere grossi problemi esistenziali. Quando colpisce l'attenzione di Sandra (Amaia Aberasturi) e, successivamente del nuovo compagno di classe Raúl (appena arrivato da Barcellona), i tre iniziano a farsi vedere in giro sempre insieme alimentando i pettegolezzi di tutta la scuola. Questo non giocherà a favore dello stesso Marcos che, a casa, ha a che fare con un padre dispotico e violento, ossessionato dall'idea che il figlio possa essere gay e con una madre che non sa proteggerlo. Solo a scuola c'è, a fare da sponda, Álvaro (Eloy Azorín), l'insegnante di letteratura, forse l'unico adulto in grado di non giudicare e di pretendere dai suoi studenti rispetto e tolleranza, essendo passato per le stesse difficili esperienze da adolescente. Un giorno il padre di Marcos viene trovato morto ammazzato in casa e, sia il ragazzo sia suo fratello Ignacio (Carlos Alcaide), vengono arrestati: Marcos sospettato da subito di essere l'esecutore materiale dell'omicidio. Quattro capitoli per raccontare la stessa vicenda dal punto di vista dei personaggi principali: Sandra, Ignacio, Raúl e, a chiudere, Marcos. Un teen drama che coniuga mirabilmente le atmosfere di un thriller con quelle del "romanzo" di formazione e che passa per un percorso duro di presa di coscienza e di accettazione della propria identità sessuale ma non solo. La generazione Z in un racconto a tratti anche molto aspro che mostra tutta la fragilità, l'insicurezza, le difficoltà, dell'essere proiettati nel mondo adulto odierno. Tematiche attuali e uno sguardo senza ipocrisie per una serie che riesce ad appassionare e a far riflettere. Davvero una sorpresa! In catalogo su RaiPlay dal 17 maggio, Giornata Internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, una visione che consiglio senz'altro. Bravissimi praticamente tutti gli interpreti; Manu Rios, classe 1998, si conferma meritevole dell'attenzione a lui dedicata negli ultimi tempi. Voto: 8
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta