1 stagioni - 6 episodi vedi scheda serie
Una brutta fiction come da tradizione Rai, concepita con lo scopo di riprodurre il più verosimilmente possibile un caso tragico di cronaca. Sembra un pregio, invece è il difetto principale; perché una messinscena non può imitare la realtà dei fatti; può, al massimo, suscitare interrogativi e dubbi che sono l'anima della vera conoscenza. Tutti contenti: gli interpreti convinti di aderire ad un'opera di impegno civile; i parenti della vittima, convinti, così, di perpetuare il ricordo della congiunta e la produzione Rai, network istituzionale, o meglio, della classe dominante (tra cui il clero, primo stato), che, così, convince le pecore italiane, che esistono mezzi d'informazione indipendenti e liberi, dalla parte del popolo e, soprattutto, della verità. La Chiesa buona e la Chiesa cattiva, la Chiesa collaborativa e la Chiesa omertosa all'antica: un modo tattico e capzioso per non perdere altri fedeli. L'intento è scoperto: mitigare le critiche nei confronti dell'apparato clericale (vedi don Marcello, prete antimafia). Bisogna diversificare e coprire tutti i target; dal fascista al comunista, dal presidente della repubblica al boss mafioso. Insomma, come sempre da queste parti, balle propagandistiche ben orchestrate. L'Alla fine tutti vissero felici e contenti e non c'è niente da cambiare di questa cloaca chiamata Italia. Senza due bellocci nella parte dei fratelli, la storia non avrebbe avuto appeal per il grande pubblico. Domandatevi perché e se è un'operazione conforme al principio di rappresentare la nuda verità. Se sei basso e panciuto non aspettarti che gli altri ti diano retta, Non poteva mancare l'idillio romantico, con tanto di colpo di scena (oooh) e matrimonio in chiesa, per incrementare l'interesse. Mi sembra di aver visto un film tv, scritto, recitato e diretto come anni 80.
Ho ritenuto le informazioni tecniche, scarne su una storia di cui non conoscevo tutti i dettagli e il resto l'ho saltato a piè pari: sicuramente arbitrarie, edulcorate, sentimentalistiche e ricostruzioni della realtà, abbellimenti come le facce degli attori. L'uomo medio, comune non piace, non fa incassare.
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