1 stagioni - 10 episodi vedi scheda serie
Tornano i mitici X-men animati della serie animata degli anni'90, con nuove storie e vecchi e nuovi nemici, cercando una disperata convivenza pacifica fra uomini e mutanti. Un ottimo revival che non delude i vecchi fan, cercandone anche di nuovi. Azione, ironia, ma anche dramma e morte in un revival che è più di quanto ci aspettasse.
"X-MEN THE ANIMATED SERIES", che noi, in Italia, abbiamo reintitolato "GLI INSUPERABILI X-MEN", è stata la prima serie animata, degli anni'90, basata su un fumetto Marvel Comics, con una robusta continuity e delle trame orizzontali, battendo "SPIDER-MAN THE ANIMATED SERIES" (cartone basato sul mio supereroe Marvel favorito), di due anni. Le trame erano adatte a tutti, come ogni serie animata supereroica che è arrivata in televisione in quegli anni, ma la guerra fra muntanti buoni (comandati dal professr Xavier, un telepate calvo , costretto su di una sedia a rotelle) e mutanti cattivi (comandati da Magneto, Mister Sinistro, Apocalisse e Mystica) e mutanti - sia buoni che cattivi - e umani era fra le più sentite e tragiche, merito dei fumetti avventuroso-drammatici da cui prendevano spunto, scritti da Chris Cleremont (che ereditò gli X-men dal suo creatore, Stan Lee, e li rese i fumetti Marvel più amati e venduti, degli anni'70-80-90) e disegnati da Jim Lee (che era il terzo disegnatore mutante più importante, dopo Dave Cockrum e John Byrne). 76 episodi di grande successo, spalmanti dal 1992 al 1997, che si concludevano con la drammatica scomparsa del capo dei buoni X-men, il professor Xavier. Da lì era finita una serie molto amata dai fan, e da questo drammatico evento, comincia la prima stagione di "X-MEN'97". I protagonisti sono gli stessi di trentadue anni fa (Ciclope, Bestia, Marvel Girl, Wolverine, Tempesta, Rogue, Gambit e Jubilee) e hanno lo stesso look che avevano nel 1992 (solo Tempesta si permette un taglio alla moicana, perché all'inizio degli anni'80, nei fumetti, se li era tagliati così) e le animazioni ammicano a quelle vintage che si conoscono, ciò che cambia è la durata dei 10 episodi proposti (non più 20 minuti scarsi, come nel 1992, ma 30 abbondanti), la violenza viene accentuata, cercando di non tradire la spettacolarità, e ci si rivolge non solo a un pubblico di famiglie e vecchi fan, ma pure ad un pubblico maturo, perché le trame sono adulte e, se negli anni'90, certi argomenti erano tabù, in questa serie, le sceneggiature sembrano più libere di spaziare e raccontare anche tragedie, che non ti aspetti. Sembra quasi di vedere un anime giapponese, anche se all'amercana. Gli X-men contro Magneto, che si insinua fra di loro come nuovo leader, ma anche contro le sentinelle robot, costruite dagli umani per difendersi e dare la caccia ai mutanti, il ritorno di Mister Sinistro, l'ascesa della regina dei Goblin, che è un clone di Jean Grey, e persino l'arrico del figlio di Scott Summers/Ciclope, che proviene dal futuro, cioè il forte Cable (che ha un ruolo cardine nelle trame). Insomma, è un'ottima stagione, dove, una volta tanto, non è Wolverine in primo piano, ma gli altri membri della squadra dei mutanti. Scott Summers, dopo anni e anni che era visto, specie nei film in live action, solo come l'antipatico rivale d'amore di Wolverine, si impossa nuovamente del titolo di leader degli X-men, seguendo il motto che fu del professor Xavier (convivenza pacifica fra mutanti e umani) e li guida, come sempre, alla grande. Al suo fianco, la moglie Jean Grey/Marvel Girl, la giovane Jubilee, il rabbioso Wolverine, l'irsuta Bestia, la bellissima Tempesta (che si crede una dea del tempo), Rogue (bellissima, tridimensionale e guerriera, lontana dall'interpretazione debole di Anna Paquin) e Gambit, vecchi amici che abbiamo imparato ad amare nella vecchia serie, a cui si aggiungono Morph (un uomo senza volto che può cambiare forma a sua scelta, e che era solo apparso poche volte, nel 1992), il giovane Sunspot, il possente Alfiere e il cattolico elfo Nightcrawler. Più di una rimpatriata, più di una revival, ma una intelligente continuazione. Non riesco a trovarvi difetti, nonostante il cambio dei doppiatori italiani (quelli americani, però, sono tornati a doppiare i personaggi di trent'ann fa), ma ciò non mi spiace, perché i nuovi riescono a non far rimpiangere i vecchi. Da guardare e riguardare.
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