Enzo Vitello (Filippo Timi trasfigurato), è a capo della squadra investigativa che sta dando la caccia ad un imprendibile serial killer soprannominato Dostoevskij, per via delle lettere “poetiche” che lascia sulle scene del crimine. Via via che la caccia si intensifica, Vitello affronterà i propri demoni interiori , quasi tutti legati al rapporto tormentato con la… leggi tutto
AL CINEMA
"-Tra quanto pensi di morire?...
-...oppure mettiamola così: tra quanto vuoi morire?
-Subito....
-Subito non è possibile....
" Puoi urlare, disperarti....l'unica cosa che non puoi fare è morire. Su dai scrivi, come ti esprimi di solito...prendi in mano questa penna o ti cavo anche l'altro occhio.
...
Quante fortune abbiamo: una penna, un… leggi tutto
Ho visto il film al cinema. Sono uscito dopo un'ora, non ce l'ho fatta.
Un film dove quasi tutti gli attori recitano male, a causa principalmente di un linguaggio forbito e palesemente "letto", non parlato, che mal si adatta a dei poliziotti, peraltro trasandati e dall'espressione poco intelligente, ma che sarebbe più adatto in bocca ad un professore universitario che appunto leggesse un… leggi tutto
Enzo Vitello (Filippo Timi trasfigurato), è a capo della squadra investigativa che sta dando la caccia ad un imprendibile serial killer soprannominato Dostoevskij, per via delle lettere “poetiche” che lascia sulle scene del crimine. Via via che la caccia si intensifica, Vitello affronterà i propri demoni interiori , quasi tutti legati al rapporto tormentato con la…
Non ho visto il film, da cui questa serie sarebbe nata, ma poco importa. I fratelli D'Innocenzo, che sono una bella realtà della nostra recentissima storia registica, questa volta vanno sul lungo, su una serie TV, che oggi non si rifiuta mai, purtroppo. Il Cinema, tranne rari casi, si sta disossando in questa pratica volgare, che produce solo raramente qualcosa di valido. Fa parte del…
Questo è un altro lavoro da dilettanti della premiata ditta "D'Innocenzo", i registi italiani osannati dalla critica e ca*ati a 0 dal pubblico. E il motivo è presto detto: è tutto clamorosamente, sistematicamente artificioso e fasullo, a partire dalle spuntinature sulla pellicola Kodak come nemmeno nei porno d'epoca. Vengono considerati due maestri, ma sono due…
Ho visto il film al cinema. Sono uscito dopo un'ora, non ce l'ho fatta.
Un film dove quasi tutti gli attori recitano male, a causa principalmente di un linguaggio forbito e palesemente "letto", non parlato, che mal si adatta a dei poliziotti, peraltro trasandati e dall'espressione poco intelligente, ma che sarebbe più adatto in bocca ad un professore universitario che appunto leggesse un…
AL CINEMA
"-Tra quanto pensi di morire?...
-...oppure mettiamola così: tra quanto vuoi morire?
-Subito....
-Subito non è possibile....
" Puoi urlare, disperarti....l'unica cosa che non puoi fare è morire. Su dai scrivi, come ti esprimi di solito...prendi in mano questa penna o ti cavo anche l'altro occhio.
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Quante fortune abbiamo: una penna, un…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: DOSTOEVSKIJ
C’è chi lo ha paragonato al primo True Detective, vuoi per l’elemento di serialità oppure per questo basso Lazio che ricorda sempre di più la paludosa Luisiana.
C’è chi ci ha visto il David Fincher più dannato e sulfureo con un serial killer che lascia messaggi in codice con una…
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