1 stagioni - 7 episodi vedi scheda serie
Personalmente l'ho trovata una serie fin troppo agiografica, come del resto ormai accade sempre più spesso, sia al cinema sia sulle piattaforme e sia nei lungometraggi sia nelle serie tv quando si va ad affrontare il genere biopic (e magari c'è anche la supervisione del diretto interessato). Il mondo del porno alla fine, e paradossalmente, in questo "Supersex" rischia di essere il classico elefante nella stanza, nel senso che il tutto viene trattato con troppa edulcorazione ed indulgenza: solo un piccolo accenno alla arcinota misoginia piuttosto spinta di R. e a come abbia sempre trattato le ragazze come "pezze da culo" anche a telecamere spente (basterebbe leggere e ascoltare le testimonianze di chi ci ha lavorato insieme, uomini e donne: alcuni neanche detrattori di R. ma abbastanza sinceri o "svalvolati" da ammetterlo senza remore). Oltre al fatto che ovviamente per non intaccare il "mito" e/o volgere uno sguardo più critico nei confronti del mondo del porno (nel quale dopotutto R. lavora ancora) non si fa mensione neanche alle svariate sostanze a cui pornoattori ricorrono per sovraperformare, dal più comune viagra fino alle iniezioni di caverject direttamente alla base del pène. Nè del fatto che le attrici cosiddette hard spesso vengano gettate nella mischia non proprio lucidissime (per usare un eufemismo) e del resto basterebbe guardarli i film porno, specie quelli all-sex (cioè senza trama), per accorgersi che per predisporre una tale macelleria messicana ci vuole ben altro che il semplice "pane e acqua" che viene lasciato intendere anche in prodotti scadenti come questo. Altro aspetto incredibile sono i festini anni Ottanta dove praticamente tutto si svolge, anche qui, sempre e solo a "pane e acqua": lungi da me voler accusare R. o qualunque altro dei protagonisti di fare (o di aver fatto) uso di sostanze illegali, ma in certi ambienti è praticamente impossibile che non circolassero polveri strane o che per lo meno non venissero offerte agli invitati. Invece niente: tutto ridotto ad una carnevalesca goliardata patinata (stendiamo un velo pietoso sul personaggio di Schicchi). Così gli unici veri attriti di questo "Supersex" sono da ricercarsi in famiglia, sia pure con i soliti cliché ritriti e l'effetto Dallas sempre dietro l'angolo.
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