1 stagioni - 6 episodi vedi scheda serie
Maschi risolti.
Diretta da Eros Puglielli, sceneggiata [adattando “Alphonse”, la coeva serie consorella d’oltr’alpe (della quale, forse, più che un remake, è la variazione - con cambio di luoghi comuni stivalici, tòpoi belpaesici e dispositivi retorici peninsulari, e la perdita per strada di un complesso di Edipo - s’un tema/format) creata, scritta e diretta da Nicolas Bedos con protagonisti Jean Dujardin, Charlotte Gainsbourg, Nicole Garcia, Pierre Arditi, Laura Morante, Francine Bergé e Marie-Christine Barrault] con un po’ di aleatorietà per i 6 episodi da circa 30 minuti l’uno da Daniela Delle Foglie e Tommaso Renzoni e prodotta da Lucky Red (Andrea Occhipinti & C.) e Amazon, che distribuisce, “Gigolò per Caso” (con la fotografia di Emanuele Pasquet, il montaggio di Roberto Di Tanna e Angelo Santini e le musiche di Francesco Cerasi accanto alla track-list nel juke-box che va da Gino Paoli e Ivan Graziani ad Enrico Ruggeri e Alan Sorrenti passando per Amanda Lear) si avvale di alcune piccole perle recitativo-battutistiche inserite a spaglio nel corpo molle di un grosso mollusco bivalve che avanza all’indietro per inerzia in balìa delle onde sui fondali bassi del piccolo mare in cui s’è trasformato il grande oceano della Commedia all’Italiana, ridotto ad un brodetto caldo: qualche linea di dialogo e la relativa messa in scena delle stesse da parte del più che buon cast composto da Pietro Sermonti (“maschio risolto”, e baffuto), Christian De Sica (mattatore discreto), Virginia Raffaele (piccola parte, grande prestazione), Gloria Guida (in versione Arturo Brachetti), Ambra Angiolini (in un’appendice de “le Fate Ignoranti”), Giorgia Arena (una gran bella rivelazione; nota: non ho assistito a “Bang Bang Baby”), Asia Argento, (traumatizzami & psichiatrizzami), Stefania Sandrelli (con accompagnamento di Christa “Nico” Päffgen attraverso la “These Days” di Jackson Brown), Antonio Bannò (da “Gome Home - A Casa Loro” sempre con quella giusta faccia), Claudio “Greg” Gregori, Isabella Ferrari, Sandra Milo, Marco Messeri, Francesco Bruni e, oltre ad un “immancabile” cameo di Pasquale “Lillo” Petrolo, un persino non irricevibile ed anzi quasi sempre a fuoco Frank Matano salvano dall’oblio immediato la caruccia baracc(onat)a.
* * ¾ (***) - 5.75
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