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Grazie al world building retrofuturistico (sospensione antigravitica più che elettromagnetica e alta robotizzazione parzialmente microingegneristica conviventi con nastri analogici e tubi catodici e assenza di Internet) “Hello Tomorrow!” – l’ucronica dramedy ambientata a cavallo fra gli anni ‘50 e i ‘60 di un XX secolo alternativo e… leggi tutto