1 stagioni - 10 episodi vedi scheda serie
Su Paramount Plus è disponibile dal 14 Settembre The Offer, miniserie in dieci episodi che racconta l’avventurosa realizzazione del capolavoro di Francis Ford Coppola e primo capitolo di una delle trilogie entrate nella storia del Cinema, ovvero il mitologico Il Padrino.
Firmato da Nikki Toscano e Michael Tolkin, co-creatore del recente Escape at Dannemora per la regia di Ben Stiller e, nel lontano 1992, già sceneggiatore del The Players di Robert Altman, The Offer è la ricostruzione (credo particolarmente romanzata) degli eventi e dei compromessi che hanno portato alla nascita de Il Padrino, pellicola tratto dall’omonimo romanzo di Mario Puzo, basandosi sulle memorie autobiografiche di Albert “Al” Ruddy, il leggendario produttore esecutivo della pellicola che, non a caso, proprio quest’anno compie mezzo secolo (e che, prosaicamente, coincide anche con il lancio della nuova piattaforma Paramount Plus che ne produce la miniserie) e che è oggi riconosciuto unilateralmente (!?) come uno dei massimi capolavori del Cinema.
Basandosi nel titolo a una delle battute più famose del capolavoro di Coppola, The Offer viene impostato da subito come una lotta tra artisti e sognatori cinematografici motivati e testardi contrapposti a vari contabili e affaristi senz’anima e talento convinti che il Cinema (con la C maiuscola) sia soltanto un mero business come tanti altri, con la produzione costretta a procedere in maniera tutt’altro che liscia e a fare i conti non solo con le perplessità dei vertici della Paramount ma anche con la stessa Mafia i cui intrighi fecero davvero da cornice alla lavorazione del Padrino, con colpi di scena e situazioni che si trasformano in un divertente gioco di specchi tra finzione, la trama del film, e realtà, la lavorazione della pellicola, e che costituisce la struttura e la tematica dell’intera serie.
Ma il vero punto di forza della serie è l’aver messo in scena la Mitologia del Cinema e il suo dietro le quinte, e vedere Coppola, interpretato ottimamente dal convincente Dan Fogler di Animali Fantastici, lavorare animosamente alla sceneggiatura con Mario Puzo, l’altrettanto bravo Patrick Gallo, rivelando le origini e/o i segreti di molte delle scene iconiche del film è un sogno a occhi aperti che si avvera, come anche i molti momenti leggendari della lavorazione del Padrino, tra enormi ostacoli e impreviste anche paradossali (come anche di inaspettati favori) che vengono sviscerati perfino con una certa irriverenza, a volte, ma anche con enorme rispetto e, soprattutto, amore.
Ma parlare della lavorazione del Padrino vuol dire anche addentrarsi di uno dei periodi più eccitanti della storia del cinema, ovvero quell’epoca d’oro chiamata New Hollywood nelle quali nuovi talenti come lo stesso Coppola ma anche Friedkin, Peckinpah, Scorsese, Cimmino, De Palma, Lucas e Spielberg (e altri) si affermarono presso agli studi hollywoodiani per dettarne le (nuove) regole e The Offer, indirettamente, ci permette di respirarne l’atmosfera invitandoci direttamente sui set o mostrandoci (anche) il dietro le quinti di pellicole come Getaway, Butch Cassidy o Quella sporca ultima meta le cui vicende si intrecciano, direttamente o meno, con quelle de Il Padrino.
È questo a portare un tocco in più alla narrazione insieme a un ritmo sostenuto e ai dialoghi brillanti di una sceneggiatura sempre in movimento.
E se Miles Teller, intervenuto a sostituire il povero Armie Hammer ormai travolto dagli scandali, è granitico nella sua determinazione “barra” ossessione per il successo (anche, e soprattutto, personale) è invece l’inglese Matthew Goode nel ruolo di Robert Evans, personaggio molto “largen then life” e dannatamente hollywoodiano nei suoi eccessi, a risultare addirittura epico, mangiandosi quando è in scena chiunque altro.
Completano il cast l’ottima Juno Temple, Colin Hawks, Giovanni Ribisi, l’istrionico Burn Gorman, Nora Arnezeder, Justin Chambers come Marlon Brando (!?), Stephanie Koenig, Meredith Garretson come Ali McGraw, Jake Cannavale, Anthony Ippolito come Al Pacino, Michael Gandolfini e, addirittura, l'Incrdibile Hulk in persona: Lou Ferrigno.
VOTO: 7
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