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Le indagini di Belascoarán

1 stagioni - 3 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 1

  • 2022-2022
  • 3 episodi

L'autore

mck

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La recensione su Le indagini di Belascoarán

di mck
8 stelle

Un Coliandro impegnato, ovvero: "¡Que viva México!" (senza perdere la tenerezza): Sean Sean! Scion Scion! Shayne Shayne!

 

No, a dispetto del nome che occhiolineggia un classicone d’oltre Rio Grande degli anni ‘80, “Belascoarán, P.I.” (anzi, come viene messo subito in chiaro, D.I., e non D.P.) non è la versione chilanga delle avventure hawaiiane post-Vietnam di Thoma Sullivan Magnum IV: piuttosto, è un po’ come se Chandler & Hammett fossero stati riscritti da Spillane, poi infedelmente tradotti da Lucarelli con l’aggiunta di alcune note a piè di pagina dei Wu Ming e infine adattati dai Manetti… Ma ecco che invece, molto più semplicemente: Paco Ignacio Taibo II.

 


Che bello, Baltasar Frías ce l’ha fatta a decidersi e, lasciando lo Yucatan burino, diventare cittadino capitolino e soprattutto detective privato, pardon: independiente, a tempo pieno: gli spettatori che hanno amato la 1ª stag. del magnifico “the Resort” non dovranno aspettare l’auspicabile 2ª annata (ad oggi, fine ottobre 2022, la serie non è stata né cancellata né rinnovata) dello show di Andy Siara per godersi le avventure investigative di quel personaggio perché potranno "ritrovarle" qui, traslate in questi tre film (e nella figura del loro "eroe") di circa un’ora e un quarto l’uno incentrati sulla presa di coscienza pubblica e le indagini private, pardon: idependienti, di Héctor Belascoarán Shayne.

Creazione, sviluppo e showrunnerizzazione (in una parola: desarrollamiento) di Rodrigo Santos.

 


Cast azzeccatissimo e affiatato: accanto all’ottimo Luis Gerardo Méndez (“Narcos: Mexico”, “the Resort”; il protagonista) gravitano Paulina Gaitán (“Sin Nombre”, “Narcos”; Irene, la ragazza con la coda di cavallo), Irene Azuela (“Monarca”; Elisa, la sorella del protagonista), Silverio Palacios (“Y Tu Mamá También”; l’amico idraulico co-inquilino d’ufficio) ed Enrique Arreola (“Asfixia”; Paniagua, il corrotto/corruttore capo della polizia).

Musiche di Jacobo Lieberman (e grandissima playlist di canzoni preesistenti). Produzione e distribuzione: Netflix.

 


1. “Días de Combate” (1976)
L’inizio della storia, immersa nella Storia.
Regìa di Ernesto Contreras (Párpados Azules, las Oscuras Primaveras, Sueño en Otro Idioma), sceneggiatura di Augusto Mendoza, fotografia di Emiliano Villanueva e montaggio di Jorge Macaya.
Special guest: Andrés Parra (Cerevro).
Già trasposto nel 1982 da Alfredo Gurrola (con Pedro Armendáriz Jr.) e nel 1994 da Carlos García Agraz (con Sergio Goyri).

2. “Cosa Fácil” (1977)
Le menomazioni e la consolidazione dell’amore.
Regìa di Hiromi Kamata, sceneggiatura di Rodrigo Santos e Aura García-Junco, fotografia di Juan Pablo Ramírez e montaggio di Adriana Martínez.
Special guest: Nailea Norvind (Marisa Ferrer) e Macarena García (Virginia Ferrer).
Già trasposto nel 1982 da Alfredo Gurrola (con Pedro Armendáriz Jr.)

3. “No Habrá Final Feliz” (1981)
Forse già un primo tentativo da parte del suo creatore di abbandonare in maniera definitiva “el Sherlock chilango”, aka Héctor Belascoarán Shayne, l’orbo, zoppo, idealista e basco-irlandese detective privato, pardon: independiente, e al contempo una “risposta” ad “Happy End”, l’amoroso mash-up letterario-cinematografico-rivoluzionario che Manuel Vázquez Montalbán scrisse nel 1974.
Regìa di Gonzalo Amat (all’inizio del 3° ep. c’è un’ottima scena da “buona la prima” fra Luis Gerardo Méndez, Silverio Palacios e una Kelly-Cola che, a quanto pare, chiedete a Billy Crystal, esiste “veramente”), sceneggiatura di Jesús Demar, fotografia di Emiliano Villanueva e montaggio di Samuel Baixauli.
Special guest: Paulina Dávila (Kassandra).

 


Un Coliandro impegnato, ovvero: "¡Que viva México!" (senza perdere la tenerezza): Sean Sean! Scion Scion! Shayne Shayne!

* * * ¾ - 7.375  

 

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Addenda: una parziale TrackList. 

 

Los Dug Dug's - "Cambia, Cambia". 

 

 

Mercedes Sosa - "Gracias a la Vida" (studio)

 

 

Mercedes Sosa - "Gracias a la Vida" (live)

 

 

Christopher Unck & the Black Roses feat. Lucky Bones- "Bend with the Wind"

 

 

Peace and Love - "We Got the Power"

 

 

Los Guajes - "Ganas de Matar"

 

 
E poi: Los Vaguens ("Monserrat" e "Acapulco"), Three Souls in My Mind ("Abuso de Autoridad"), Mon Rivera ("Lluvia con Nieve"), the Mutants ("Bamboo Moon"), Kenny Salmon ("Deja-Vu"), Nello Ciangherotti ("Christine's Theme" da "Blood Delirium / Delirio di Sangue"), Piero Umiliani ("Blood River" da "Dieci Bianchi Uccisi da un Piccolo Indiano"), etc...    
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