2 stagioni - 16 episodi vedi scheda serie
Fors' sbagliamm' i mod' / Ma nu' sbagliamm' 'a moda!
Con una premessa (architettata, presentata e rifinita in maniera) un po’ tonta (poi chissà, eh), anche se sul pezzo –[i servizi segreti che tentano di scongiurare una crisi energetica nazionale comprando gas naturale dalla Russia (mai esplicitamente citata) attraverso il Mar Nero (avrei capito se si fosse trattato - non di “fare cassa”, ma - di avere in cambio una contropartita e un controvalore di politica internazionale, ma nella realtà lo stoccaggio finisce a regime già attraverso i canali “tradizionali”) pagandolo in - eh-eh - armi (un paio di casse di Carcano Mod. 91, suppongo) e - va beh - criptovalute: perché non in grana padano e parmigiano reggiano?]–, m’al contempo in “ritardo” di un ventennio –[mettendo in scena una versione Made in Italy dello scandalo di Abu Ghraib, con Lynndie England, Sabrina Harman, Charles Graner & C. parafrasati da un ottimo Fabrizio Ferracane, new entry a cui si affiancano gli altrettanto validi Thomas Trabacchi (ribadisco che una seconda stagione de “l’Alligatore” sarebbe doverosa), Stefano Dionisi (anche se il suo carattere è sacrificato da un’eccessiva compartimentazione quasi stagna: magari nella terza annata il suo personaggio avrà più interazioni con la storyline principale) e Stefano Abbati, mentre Katsiaryna Shulha, pur brava, fatica un po’ a mettersi a fuoco]–, la seconda stagione di “il Re” –[come la precedente interamente diretta dal Giuseppe Gagliardi di “la Vera Leggenda di Tony Vilar”, “Tatanka”, “Non Uccidere” e “1992-1993-1994”), sceneggiata dallo sviluppatore Peppe Fiore, questa volta affiancato però da Alessandro Fabbri, fotografata da Carlo Rinaldi ed interpretata da Luca Zingaretti (anche co-produttore associato), Isabella Ragonese (sempre nel mood - con cicatrice - di "Come Pecore in Mezzo ai Lupi"), Anna Bonaiuto (Ilda Boccassini for ever), Barbora Bobulova, Salvatore Striano, Alessandro Gazale, Salvatore D’Onofrio, Antonio Gargiulo, Paolo Bovani, Federico Pasquali, Federico Pacifici e Alida Baldari Calabria]– convince quanto la prima, cioè ben più che abbastanza, se pur al netto di alcuni snodi narrativi frutto d’ingenue superficialità (e non mi sto riferendo agli hamburger che, alla faccia di Montalbano, vengono preferiti agli spaghetti).
Ceteris (nexus, congruentia) omissis.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/25/cosa-sappiamo-sul-naufragio-degli-007-sul-lago-maggiore/7491422/
Erràta.
Due agenti di bassa manovalanza dei servizi segreti “deviati” (da sé) entrano di soppiatto in un appartamento [splash] per rapire una persona. Cercano per tutta la casa, e in camera da letto aprono anche le proverbiali ante di un armadio, ma non trovano alcuno. Poi vedono una porta-finestra semi-accostata e, giunti sul balcone, notano un tubo per innaffiare legato alla ringhiera deducendone che il loro obbiettivo li ha fregati dileguandosi in anticipo, e così se ne vanno. Stacco. “X” prende il cellulare e compone un numero. Stacco. La MdP si avvicina all’armadio e si ode distintamente un telefono squillare, poi l’armadio viene spostato da dietro e ne escono “Y” e “Z”, nascosti in un vano segreto retrostante, e “Y” risponde.
Còrrige (spero non serva spiegare perché).
Due agenti […] se ne vanno. Stacco. La MdP si avvicina all’armadio che ad un certo punto viene spostato da dietro: ne escono due persone, nascoste in un vano segreto retrostante. “Y” prende il cellulare e compone un numero. Stacco. “Z” risponde.
* * * ½ (¾)
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