Espandi menu
cerca
Archive 81 - Universi alternativi

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 1

  • 2022-2022
  • 8 episodi

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 207
  • Post 137
  • Recensioni 1158
  • Playlist 324
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Archive 81 - Universi alternativi

di mck
6 stelle

Un serial nuovo che avrebbe già bisogno di un po' di restauro...

 

 

Una volta compreso e accettato il fatto che “Archive 81” è una serie la cui vena horror è incentrata sul fantasy (comete, muffe, etc...) e non sulla SF, il giudizio può essere espresso in maniera un poco più oggettiva, questa: non è certo un prodotto sciocco o stupido quello basato sull’omonimo podcast in found-footage/recordered (2016-2019) di Daniel Powell e Marc Sollinger e showrunnerizzato da Rebecca Sonnenshine con la collaborazione di Evan Bleiweiss, Michael Narducci -[che scrivono gli episodi migliori, il 3° e il 4°, anche grazie al fatto di essere diretti dalla coppia formata da Justin Benson & Aaron Moorhead (“Resolution”, “Spring”, “the Endless”, “Synchronic”, “SomeThing in the Dirt”), mentre la brava Rebecca Thomas (“Electric Children” e un ep. - “the Lost Sister” - della 2ª stag. di “Stranger Things”) si occupa dei primi e degli ultimi due e i meno riusciti/avvincenti risultano essere i restanti 5° e 6°, affidati alla regia dell’Haifaa al-Mansour di “Mary Shelley”]- ed altri e lo zampino produttivo del James Wan di Saw, Insidious, the Conjuring, Aquaman e Malignant (e no, il ruolino di marcia filmografico non va inteso con un’accezione positiva) e pure di Paul Harris Boardman ("the Exorcism of Emily Rose", e poi omissis, e quind’infine idem come sopra), ma sicuramente risulta, nel complesso, un po’ troppo noiosetto, e ciò perché 8 episodi da 45-55 minuti l’uno sono francamente eccessivi per il materiale da mettere in scena, che pur “spaziando” da “Rosemary’s Baby” di Roman Polanski e Ira Levin a “the Exorcist” di William Friedkin e William Peter Blatty (Pazuzu & Kaelego), da “Happy Accidents” di Brad Anderson a “the Jacket” di John Maybury, e da “Cigarette Burns” di John Carpenter (e “la Fin Absolue du Monde” di Hans Backovic) al, ehm, ciclo delle Tre Madri di Dario Argento, si dimostra troppo spesso parecchio sfilacciato e ridondante.

 

Dina Shihabi

Archive 81 - Universi alternativi (2022): Dina Shihabi

Mamoudou Athie

Archive 81 - Universi alternativi (2022): Mamoudou Athie

 

Il cast, poi, pur ben superiore alla media del mainstream, non riesce a fare la differenza: meglio il co-protagonista, Mamoudou Athie (“UnderWater”) della co-protagonista, Dina Shihabi (“Altered Carbon”), con una nota di merito per Matt McGorry (“Orange Is the New Black”; l’amico del protag.), Martin Donovan (che rassomiglia via via sempre più a Werner Herzog, e la qual cosa, in un film “de paura”, o per lo meno “perturbante”, è una qualità ben positiva), Julia Chan (l’amica della co-protag.), Georgina Haig (Iris Vos), Kristin Griffith (“Interiors”) e la giovane Ariana Neal (Jesse).
A latere, ottime musiche, come sempre, di Geoff Barrow (dei Portishead) e Ben Salisbury (“Free Fire”), abituali collaboratori di Alex Garland (Ex Machina, Annihilation, DEVS e Men).

 

Dina Shihabi, Julia Chan

Archive 81 - Universi alternativi (2022): Dina Shihabi, Julia Chan

 

Nota (non spoilerosa).

Stuzzicante revival nell’ultimo episodio per la PXL-2000 della Fisher-Price, una videocamera economica (“Alla buona, per bambini”, come la descrive il protagonista all’amico che lo sta aiutando a districare il mistero alla base della serie) messa sul mercato nel 1987 (rimanendo in vendita un solo anno con una tiratura complessiva di circa 400.000 esemplari e diventando da allora di culto generando col tempo film festival dedicatile) che, già utilizzata negli anni ‘90 da Richard Linklater e Michael Almereyda per girare in formato PixelVision degli inserti particolari in alcune loro opere, registrava A/V in B/N sfruttando come supporto il nastro magnetico delle musicassette, un contenitore di memoria come un altro (dall’analogico al digitale: vhs, floppy-disc, cd-rom, dvd, usb, micro-sd, server/cloud), adoperato per tutto, non ultimi certi videogiochi per - lacrimuccia che trabocca e scorre - l’MSX


https://c.tenor.com/ddJfVXEZtyoAAAAd/unhappy-iris-vos.gif

 

Mini-Spoiler.

Il cliffhanger triplamente doppio-riflesso (lo scambio di occupazione di linea spazio-temporale e la compenetrazione fra universi paralleli, con le Twin Towers specchiantisi nella finestra del palazzo di mattoni newyorkese) lascia una vaga voglia di dare una possibilità all’eventuale seconda stagione.  

 

scena

Archive 81 - Universi alternativi (2022): scena

 

In conclusione, "Archive 81" è un serial nuovo che avrebbe già bisogno di un po' di restauro...              

 

**¾ - ***

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati