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The Silent Sea

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su The Silent Sea

di YellowBastard
5 stelle

Dopo il successo di Squid Game non sorprende che Netflix continui il sodalizio con le produzioni sudcoreane e difatti il suo catalogo si arricchisce con sempre nuovi titoli tra cui, a partire dal 24 dicembre, anche la serie sci-fi The Silent Sea.

L’idea risale al 2014 quando il regista Chi Hang-yong realizza un cortometraggio dal titolo The Sea of Tranquility che verrà poi ampliata dallo stesso regista insieme allo sceneggiatore Park Eun-kyo in una miniserie di 8 puntate da circa un’ora uno per la produzione di Jung Woo-sung.

 

The Silent Sea: la nuova serie con gli attori di Squid Game

 

The Silent Sea si svolge in un prossimo futuro dove l’acqua scarseggia e quella potabile viene drasticamente razionata onde preservala per garantire la sopravvivenza del genere umani (vengono banditi anche gli animali domestici per non sprecare l’acqua necessaria alla loro soppravivenza). Si (sopra)vive in una stato totalitario che crea una società classista divisa tra una di privilegiati, ovvero quella parte di popolazione di maggiore utilità alla comunità, e una classe più povera afflitta dalla precarietà e dallo scarso accesso alle risorse idriche.

La divisione coreana dello Spazio e dell’Aereonautica (SAA) invia un gruppo selezionato di astronauti, scienziati e militari, sulla Luna nell’abbandonata stazione di ricerca Balhae per recuperare un misterioso campione che potrebbe salvare il futuro del genere umano.

Ma non sono gli unici a essere interessati a quel campione.   

 

In realtà la serie non appartiene a un genere ben definito proponendosi come un peculiare ibrido tra fantascienza, l’aspetto più preponderante grazie anche alle sue ambientazioni, l’horror, il thrilling e il mistery dispotico e fin dalle prime battute l’atmosfera ricorda molto uno sci-fi con venature horror molto alla Alien, tra silenziosi e deserti corridoi di una labirintica stazione spaziale e una presenza sconosciuta che minaccia la sopravvivenza dei protagonisti.

Man mano che si prosegue però le inclinazioni più horror & mistery lasciano il campo a quelle più fantastiche in un continuo cambio di registro tra i diversi generi che può però lasciare disorientati.

 

The Silent Sea: Das Ende der Weltraumserie erklärt

 

La serie affronta indirettamente anche molte delle paure dell’era moderna: la paura delle infezioni e/o di un virus incontrollato, la crisi climatica derivato dal surriscaldamento globale e le sue implicazioni, la sfiducia reciproca tra le nazioni o direttamente tra gli esseri umani e pur non offrendo spunti particolarmente originali propone un’apologia sulla nostra contemporaneità e sulla necessità impellente di un’etica morale e ambientale a salvaguardia del nostro futuro.

 

Purtroppo per quanto tematicamente interessante la serie non é esente da difetti.

La sceneggiatura é troppo prolissa, certi “approfondimenti” sono oggettivamente troppo fini a se stessi (ovvero piuttosto inutili) e la serie é girata per la maggior parte in ambienti chiusi e cupi, anche per costruire (specie nei primi episodi) atmosfere ansiogene e claustrofobiche ma che si traducono anche in una certa monotonia scenografica.

Il ritmo è quello tipico pacato e lento delle serie coreane in grado di costruire tensione e suspence con estrema attenzione, consentendogli di soffermarsi maggiormente sulle emozioni dei vari personaggi (forse anche in modo eccessivo) in modo da costruire un dramma che si basa più sulle paure e sulle sofferenze interiori dei protagonisti che non sul racconto vero e proprio, giocando molto sui flashback e sul montaggio incrociato e prendendosi tutto il tempo per farlo ma rischiando nel frattempo di perdere l’attenzione dello spettatore.

 

Mentre di ottimo livello risultano la fotografia e le scenografie, un altro aspetto di criticità risulta invece essere la CGI e in un genere di racconto (sci-fi) in cui gli effetti speciali hanno una tale rilevanza e un po’ indisponente trovare, probabilmente a causa di un budget inadeguato, una così scarsa attenzione.  

Anche la colonna sonora risulta appena sufficiente, non riuscendo ad accompagnarne come dovrebbe il senso di paura e angoscia presente nel racconto.

 

The Silent Sea: trailer della nuova serie sci-fi sudcoreana di Netflix, in  uscita il 24 dicembre

 

Tra il nutrito gruppo di protagonisti spicca sicuramente Bae Doona, famosa anche a livello internazionale grazie alle suo colaborazioni con le sorelle Wachoski a partire dal 2012 con Cloud Atlas, a fianco di attori come Tom Hanks, Halle Berry e Hugo Weaving e proseguita poi con Juppiter Ascending e con la serie TV Sense8.

 

Al suo fianco anche un altro volto molto conosciuto come Gong Yoo, apparso anche in Squid Game e in serie coreane come Coffee Prince e Guardian: The Lonely and Great God ma soprattutto protagonista dell’action-horror Train To Busan.

Fanno parte del cast anche Kim Sun-young, celebre per il K-Drama Crash Landing on You, e l’attore e cantante Lee Joon, ex-membro del gruppo K-pop MBLAQ.

 

In definitiva questa nuova serie coreana é un prodotto che guarda alla fantascienza impegnata e alla serialità di qualità ed é sicuramente un’opera dignitosa e apprezzabile (soprattutto) nelle intenzioni (e che si conclude con la evidente intenzione di voler continuare ancora la storia con altre stagioni) ma soffre di alcune criticità di troppo, a incominciare da una storia troppo “pedante” (e alla lunga stancante) a cui avrebbe sicuramente giovato una maggiore capacità di sintesi e visto le premesse (sicuramente ambiziose) e le potenzialità era lecito aspettarsi, soprattutto dal punto di vista visivo (e di un budget forse non all’altezza delle sue stesse ambizioni), qualcosa di più.

 

Citazioni aliene. Silent Sea (2021) | 30 anni di ALIENS

 

Un’ultima nota: nella storia la Terra é ormai priva di oceani, senza (quasi) più animali e piante, e quel che resta é soltanto una desolante distesa arancione di terra arsa dal sole ma una volta sulla Luna, ben visibile all’orizzonte, è esattamente come la conosciamo, un pianeta blu con enormi distesse azzurre a indicare (ancora) la presenza degli oceani ormai scomparsi.

 

VOTO: 5,5

 

A riprova di questo:

 

What Happened to Earth in The Silent Sea?

 

The Silent Sea - AsianWiki

 

What Happened to Earth in The Silent Sea?

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