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Monterossi – La serie

2 stagioni - 11 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2023-2023
  • 5 episodi

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mck

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La recensione su Monterossi – La serie

di mck
8 stelle

Tris d'Assi.

 

Al contempo furba e sincera, la seconda stagione (5 episodi da circa 45 minuti l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla prima (due romanzi suddivisi in 3 ep. + 3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta e seria, anche – per via del fatto che porta in scena un unico romanzo, “Torto Marcio”, del 2017, il 4° della serie letteraria (che nel frattempo è cresciuta sino a comprenderne 9) di Alessandro Robecchi (Radio Popolare, Rai 3, Maurizio Crozza), qui co-sceneggiatore con Davide Lantieri (“Dieci Inverni”, “l’Intrepido”, “il Colore Nascosto delle Cose”) e il regista Roan Johnson ("i Primi della Lista", "Delitti del BarLume", "Piuma"), concedendosi e prendendosi più tempo per svilupparne il dipanarsi – compatta. Altro che sceneggiato inteso nell’accezione negativa del termine, se non proprio in senso dispregiativo.

 


- È colpa mia se c’è la crisi e la gente ha incominciato ad ammazzarsi da sola?

Per l’occasione ai personaggi principali – egregiamente interpretati da Fabrizio Bentivoglio (o del far del mugugno un’arte), Diego Ribon (tragicamente molto, molto, molto a fuoco), Tommaso Ragno (le proverbialmente gaddesche “macchioline d'olio sul bavero” apulo-molisane fatte persona), Carla Signoris, Luca Nucera, Martina Sammarco, Maurizio Lombardi & Gabriele Falsetta (ribadisco: non solo Gheezzi e Carella, ma pure loro due meriterebbero un proprio spin-off), Donatella Finocchiaro, Marina Occhionero [anima gemella della Buffa(rini) de “l’Ispettore Coliandro”], Mariangela Granelli, Beatrice Schiros, Maria Paiato e Silvia Briozzo) se ne affianca un altro: Lainate e il canale Villoresi o alcuni scorci litoranei d’incompiuto calabro? No: il quadrilatero romboidale di casermoni che ruota attorno a piazzale Selinunte in zona San Siro.

 


Mentre sono confermati alla fotografia Federico Annichiarico, al montaggio Paolo Landolfi e alle musiche Ralf Hildenbeutel e la produzione è sempre Palomar (Carlo Degli Esposti e Nicola Serra), Amazon (che distribuisce) e MiC (IRPEF).

- Lasciamolo perdere il sasso...
- Non lasciamo perdere proprio un cazzo!

E poi, al netto dell’alto peso specifico apportato a prescindere al tutto, utilizzare bene – e Francesca Inaudi, principale guest star assieme ad Alessandro Fella, Giordana Faggiano e l’indigeno-maranza Keta, che legge “Tarantula” in terrazza con la Torre Breda sullo sfondo a sorgere dall'orizzonte in un mattino meneghino che sembra già...

 

 

...un (letteralmente) altolocato idillio campestre (ad esempio quando al proverbiale quartiere Isola - dal nomenomenico toponimo - il Seveso interrato cronicamente straripa ed esonda ecco che da lassù, così come dal finitimo attico di Monterossi stesso, pare di stare a Venezia) di per sé – “All Along the WatchTower”, “Mr. Tambourine Man” e “Most of the Time” [l'Alternate Version #2 da "Oh Mercy" contenuta nella Deluxe Edition di "The Bootleg Series - Vol. 8: Tell Tale Signs: Rare and Unreleased (1989-2006)"] non è mica poi così facile: in questo caso il più delle volte lo spettatore è contento a metà. Anzi: è per metà contento. Ch’è meglio.

 

 
Most of the time / I'm halfways content.

* * * ¾ (****)  

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