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Yellowjackets

3 stagioni - 30 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2023-2023
  • 10 episodi

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mck

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La recensione su Yellowjackets

di mck
6 stelle

Girl into Wolf.

 

 

Detta grossolanamente, l’essere umano, Homo s. sapiens (tassonomicamente nato ± 150.000/300.000 anni fa), nel corso della sua evoluzione recente (a partire da ± 20.000 anni fa) è passato dall’essere un animale di “caverna” (scatenatosi per emergere da quella platonica) a un animale da cortile (Cucuteni-Tripillia, Antica Grecia, Antico Egitto, Impero Romano) orwellianamente (“Animal Farm”, 1945) inteso che, quando entra in gioco l’exceptio goldinghiana (“Lord of the Flies”, 1954), per sopravvivere extra legem ridiventa (da un nucleo immemore nutrito inconsciamente come un tumore benigno dentro l’Es) eislerianamente (“Man into Wolf”, 1951) ferino: in questa seconda stagione (***¼ - 6.25) di “YellowJackets”, regredita...

 

«Disumana è la potenza della fame, se appena un impedimento separa l’uomo dal suo pane. La buona e naturale esigenza di nutrirsi si trasforma in una forza che distrugge milioni di vite, costringe le madri a mangiare i propri figli: la forza della barbarie, dell’abbrutimento.»    

Vasilij Grossman a proposito dell'Holodomor (1932-1933), da "Tutto Scorre..." (1955-1963), Adelphi, 1987 (traduzione di Gigliola Venturi), citato da Luciano Mecacci in "Besprizornye - Bambini randagi nella Russia sovietica (1917-1935)", Adelphi, 2019

 

...rispetto alla già non certo esaltante precedente annata d’esordio (***½ - 6.75), passando da guilty pleasure a innocent displeasure, la mitopoiesi archetipica del segno significante trasla dall’arcaico al postmoderno – dai triangolo-linea-cerchio messi a ponte tra umano e wilderness si passa a “Ode to the Dawn of Man”: RadioHead, Massive Attack, Nirvana, Low, Sparks, Tori Amos, Alanis Morissette, Elliott Smith, Blur, Pulp, Madonna, Smashing Pumpkins, Cranberries, Garbage, 10.000 Maniacs, 4 Non Blondes, Nouvelle Vague, Echo & the Bunnymen (più Andrew Lloyd Webber e Barbra Streisand nel juke-box personale dal cittadino-detective Walter Tattersall di Elija Wood) – per ritrovare la strada di casa dalla foresta.

 


“Misty, you are nothing if not proactive.”

 


Salvano baracca e burattini soprattutto Liv Hewson e Christina Ricci, con a seguire Melanie Lynskey, le new entry Elija Wood e Lauren Ambrose e le brevi ri-apparizioni di Ella Purnell.
Poi Warren Kole, Steven Krueger, Sophie Nélisse, Samantha Hanratty e Sarah Desjardins.
Un po’ sottotono - ma non per colpa sua - Juliette Lewis. 

Le regìe dei 9 episodi showrunnerizzati dai creatori Ashley Lyle & Bart Nickerson sono di Daisy von Scherler Mayer, Ben Semanoff, Jeffrey W. Byrd, Sconn Winant, Liz Garbus, Anya Adams e Karin Kusama.

 


25 years and my life is still / Tryin' to get up that great big hill of hope / For a destination // I realized quickly when I knew I should / That the world was made up of this brotherhood of man / For whatever that means…

 


Con un ripescaggio, un musical con John Cameron Mitchell e qualche altra novità dell’ultimo lustro:              
• Buffy Sainte-Marie [“God Is Alive, Magic Is Afoot” (testo di Leonard Cohen, tratto dal romanzo “Beautiful Losers”, 1966), da “Illuminations”, 1969] 

 

“Sit Right Down” (Craig Wedren & Anna Waronker; John Cameron Mitchell, Christina Ricci, Elija Wood)

 

Sharon Van Etten (“Seventeen”, da “Remind Me Tomorrow”, 2019)

 

St. Vincent {cover della “Sad But True” dei Metallica [da “Metallica (the Black Album)”, 1991], da “the Metallica Blacklist”, 2021}

 

Alanis Morissette (cover della “No Return” di Wedren & Waronker)

 

Florence + the Machine (“Free” e “Dream Girl Evil”, da “Dance Fever”, 2022)

 

Ciò che viene suggerito è la possibilità di una derivazione storica – o piuttosto preistorica – di tipo evoluzionistico per tutti i crimini violenti, dall’attacco alla singola vita noto con il nome di assassinio o omicidio a quella forma di uccisione collettiva organizzata che chiamiamo guerra. L’autore ha cercato di dimostrare che la muta testimonianza dei reperti archeologici fossili della preistoria – quando il pensiero umano articolato non aveva ancora trovato nella parola e nella scrittura un mezzo di espressione permanente – può essere resa intelligibile in base alla teoria junghiana della sopravvivenza di idee archetipiche negli strati subconsci ancestrali della mente umana, idee che si rivelano ovunque nella storia del mondo, nelle leggende, nei miti e nei riti dell’uomo, così come nei fuggevoli sogni e nelle eterne illusioni dell’umanità contemporanea.
[…] L’interpretazione della caratteristica innegabilmente più paradossale della mente umana: il tentativo di trarre una forma di appagamento, prima facie incomprensibile, dal subire dolore o dall’infliggerlo ad altri esseri senzienti.


Robert Eisler - “Man into Wolf - An Anthropological Interpretation of Sadism, Masochism, and Lycanthropy” - 1951 (“Uomo Diventa Lupo - Un’Interpretazione Antropologica di Sadismo, Masochismo e Licantropia”, Adelphi, 2019, traduzione di Raul Montanari)

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