2 stagioni - 19 episodi vedi scheda serie
Trasportate su un’isola deserta, delle persone piene di debiti dovranno affrontare dei giochi di stampo infantile per andare avanti, in palio una somma di soldi davvero stratosferica. Chi, di volta in volta, perde ai giochi, viene eliminato fisicamente o per meglio dire trucidato.
La vita è lotta, competizione, una sfida incessante con gli altri dove non c’è spazio per sentimenti di bontà e compassione. Per sopravvivere devi passare sul cadavere degli altri. I disperati che partecipano ai giochi si trovano dunque di fronte a un meccanismo fuori dal reale ma che replica i contenuti della realtà stessa: devono diventare malvagi - e quindi perdere la loro umanità - se voglio centrare il risultato. L’atmosfera è cupa, alienata, e allo stesso tempo piena di sorprese: mentre la storia si dipana non vediamo l’ora di scoprire quale sarà il prossimo gioco, cosa dovranno affrontare i protagonisti. Ci sono anche qui i buoni e i cattivi, ma solo in linea di massima: anche l’essere più remissivo è costretto a tirare fuori le unghie, a mostrare la parte più crudele di sé. Non c’è retorica, non ci sono storie d’amore che sbocciano nel bel mezzo del racconto: ci troviamo di fronte a un orologio che scandisce implacabile le ore della morte, la legge del più forte. Dettagli che rimandano ad altri dettagli, significati nascosti, tutto perfettamente orchestrato. Squid Game è quel prodotto di nicchia, di altissima qualità, che non va incontro allo spettatore ma lo afferra per la gola, e - allo stesso tempo - riesce a diffondersi a macchia d’olio, a trovare i favori del grande pubblico e gli ingredienti per un successo internazionale perfettamente meritato.
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