3 stagioni - 30 episodi vedi scheda serie
“Il piacere è una cosa molto semplice. La gente lo dimentica.”
Dopo “Let’s” e “Don’t” ecco “Like” (sono i metaforici e al contempo significativi “prefissi” apposti a tutti i titoli degli episodi suddivisi per le in totale tre stagioni che compongono la serie targata Apple), e si chiude, dopo “Sai cosa mi fa andare avanti? Un giorno [tiralatte in azione; NdA] sarò completamente prosciugata, e così non avrò più niente da offrire, né ai figli, né al mio lavoro: niente! E allora sarà finita!” e dopo “Noi [statunitensi, aka americani; NdA] non chiediamo scusa per il nostro successo: lo celebriamo!”, s’uno spicchio di futuro, non à la “Six Feet Under”, ma, scollinando verso la seconda metà degli anni ottanta, à la “Mad Men”, tra un magnifico campo-controcampo demmiano e l’altro: “Il piacere è una cosa molto semplice. La gente lo dimentica.”
Gli ultimi due episodi - per ragioni di stile/forma e sostanza/contenuto dicotomicamente meravigliosi entrambi, il primo più del secondo - sono, rispettivamente, il concentrato di quelle che potevano essere la 4ª [il 9° di stag. e il 29° in tot., ch’è anche l’unico diretto dalla creatrice/sviluppatrice Annie Weisman, mentre il copione è firmato da Coleman Herbert: un tentativo di (non) ritorno insieme della coppia, con l’accento puntato sulla loro figlia] e la 5ª [il 10° di stag. e il 30° in tot., con la regìa affidata, così come per i precedenti/restanti 7, a Stephanie Laing: dopo il “ritorno”, sotto le spoglie di un cartonato, di Murray Bartlett (e Anna Gunn in carne ed ossa), ecco finalmente - ed era doveroso! - Della Saba e Lou Taylor Pucci] annata, che da preventivate sono passate ad essere iper-riassunte, ma in maniera professionale e financo inventiva.
Oltre al trio di protagonisti costituito da Rose Byrne, Rory Scovel e Paul Sparks e alle rentrée succitate, chiudono il cast Dierdre Friel, Erin Pineda, Ian Gomez e José Zúñiga. Le altre sceneggiature sono scritte da K.C. Scott, Yael Green, Bob Killebrew e Justin Bonilla. La fotografia è di Jimmy Lindsey e le musiche sono di Isabella Summers, più Siouxsie and the Banshees, Diana Ross, Queen, Mario Gangi, Olivia Newton-John, Bananarama, the Cars, Robyn Hitchcock e i Japanese Breakfast con la cover di “Dreams” dei Cranberries.
- Stag. 1 (10 ep., 2021): Let’s… (***¾-****¼)
- Stag. 2 (10 ep., 2022): Don’t… (***¾-****¼)
- Stag. 3 (10 ep., 2023): Like… (***¾-****¼)
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