2 stagioni - 16 episodi vedi scheda serie
Sex and the City (quell’altro 12% di popolazione). Tutto qua? Sì. E una gradevole, e basta, sufficienza.
Ché sì, «Run the World» di Leigh Davenport per LionsGate/Starz è Black and the City, fra Harlem…
[con una topografia epistemologica di statue, targhe, vie, piazze, parchi e monumenti - da Harriet Tubman (1822-1913; UnderGround RailRoad, John Brown, Auburn)...
...a Marcus Garvey (1887-1940; Pan-Africanismo, UNIA-ACL, Negro World) - che alla fantomatica «cancel culture» preferisce l’unica cultura possibile, quella «inclusive»]
…e South Park West (An Antonio Monda’s Project), con un alto livello di gnoccaggine (Andrea Bordeaux, Corbin Reid, Amber Steven West e Bresha Webb, che no, non è il sito internet del comune che ha dato i natali a Silvano Agosti e ha visto crescere Fabio Volo) e di vestitini (Patricia Field & Tracy L. Cox: «Sex and the City», per l’appunto, e «the Devil wears Prada»).
E solo una vaga, lontana e accessoria consonanza (dai blog personali, dalle storie di Instagram e dai thread di Twitter al "primo libro di carta stampata e rilegata") col capolavoro "I May Destroy You".
«Se intendi umiliarti perennemente per un uomo è meglio che sia alto, ricco e abbia l’autista privato. C’è una tabella di marcia nella cultura pop molto chiara su questo. È un rischio uscire con uomini sotto i 35. Sai, io detesto rappresentare l’uomo di colore come un buono a nulla, ma… fino ai 35 anni ti offrono solo il cazzo. Povero, giovane cazzo, in conflitto.»
Showrunnerizzata dalla creatrice Leigh Davenport, che scrive anche i primi 4 episodi lasciando i restanti ad altrettante firme, mentre alle regìe si alternano Millicent Shelton, Justin Tipping e Jenée LaMarque, «Run the World» procede veloce e leggera, senza però essere stucchevolmente affettata né del tutto superflua.
Un episodio «sui generis» (si fa per dire) è «My Therapist Says...», scritto e diretto da Nastaran dibai e con la partecipazione di Rosie O’Donnell nelle vesti della psicoterapeuta del titolo.
Sex and the City (quell’altro 12% di popolazione).
Tutto qua? Sì. 8 episodi da 25 minuti l’uno. E una gradevole, e basta, sufficienza.
* * *
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta