2 stagioni - 18 episodi vedi scheda serie
La prima stagione di questa serie non mi è proprio piaciuta, spero la seconda sia un "upgrade": mi chiedevo sempre se mi fossi perso qualche particolare....alla fine di ogni episodio mi sono domandato se volessi davvero guardare il prossimo: prima ti immedesimi con la famiglia afroamericana degli Emory, che nei puritani anni '50 si trasferiscono dal North Carolina opprimente e razzista, in California, per lasciarsi alle spalle un orribile passato e nella speranza di cominciare una nuova vita, libera da repressione e umiliazione....in una nuova casa, con un nuovo lavoro, in una nuova scuola. Ora, è chiaro che anche nella Los Angeles degli anni '50 il razzismo era presente e come, ma presto sembra di guardare la serie "ai confini della realtà", dove tutti i bianchi sono razzisti, cattivi e perversi. Ci si rende anche presto conto che i membri della famiglia Emory sono tutti matti da legare, e questo fa si che non sia facile distinguere tra realtà ed immaginazione, compresi i loro sconvolgenti ricordi e le inspiegabili apparizioni, e in ogni nuovo episodio il confine tra realtà e follia sembra assottigliarsi. Per quanto i personaggi di questo noir siano alquanto caricaturiali, tutti gli attori sono comunque bravissimi, soprattutto Alison Pill (nel ruolo della malefica Betty Wendell) come anche Christopher Heyerdhal, nella personificazione del male stesso. Ogni episodio é un giorno nella vita degli Emorys e nella comunità dove si sono trasferiti, e la follia continua, incomprensibile, fino alla fine degli ultimi, raccapriccianti episodi
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