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Supercar

4 stagioni - 91 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 4

  • 1985-1986
  • 23 episodi

L'autore

Marco Poggi

Marco Poggi

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La recensione su Supercar

di Marco Poggi
6 stelle

Kitt, distrutto, per la terza volta, da un mezzo blindato fornito di un ariete, viene ricostruito per diventare un mezzo che corre a iper-velocità, inoltre, scopriamo che può diventare anche una decapottabile. Ad aiutare Micheal, Bonne e Devon, arriva l'afro-americano R.C. (Peter Parros), un duro di Chicago, usato nelle scene d'azione.

Kitt, distrutto, per la terza volta (che noia!), da un mezzo blindato fornito di un ariete spaccatutto, viene ricostruito per diventare un veicolo che corre in iper-velocità, inoltre, scopriamo che può diventare anche una decapottabile, premendo un pulsante nel cruscotto. Ad aiutare Michael, Bonne e Devon, arriva l'afro-americano R.C. (Peter Parros), un duro di Chicago, che viene assunto da Devon per guidare il camion della "Fondazione Knight". A proposito della new entry Peter Parros, sembra inserito nel cast fisso da sempre, anzi, da spesso una mano a Kitt e Micheal, divenendo una sorta di Robin senza maschera e in motocicletta, perché i suoi pugni sono risolutivi anche in diverse scene d'azione. Sua è l'idea di fare di Kitt una Trans Am decapottabile. Edward Mulhare si sdoppia in due Devon Miles diametralmente opposti, permettendo all'attore irlandese di ritornare ad interpretare, anche se per una volta, un personaggio perfido, come faceva ai tempi de  "IL NOSTRO AGENTE FLINT", mentre Patricia McPherson, pur restando il tecnico cibernetico di Kitt, o viene rapita dai terroristi, o viene utilizzata come esca sexy,  da Micheal, Kitt, Devon e R.C., per catturare dei contrabbandieri senza scrupoli,  o viene arrestata, per indagare in un carcere femminile. Kitt, dal canto suo, affronta diverse macchine speciali e un super-overcraft, correndo ad iper-velocità (che, prima era una delle trovate più riuscite di "STREET HAWK - IL FALCO DELLA STRADA", la serie TV, del 1984, sulla super-moto del titolo, che ha vivacchiato, in USA, per una decina di episodi, e nulla più), si rivolta contro Michael (un perfido scienziato riesce a cambiargli la scheda di obbedienza, sotto il cruscotto), e si imbatte in un illusionista-killer, che riesce a penetrare le sue difese, per fare i suoi stravaganti giochi di prestigio. Michael , dal canto suo, avrebbe la possibilità di coronare il suo sogno d'amore, con il personaggio di Catherine Hickland,  in "CACCIA ALL'UOMO", una storia paragonabile ad "AGENTE 007 - AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA'", del 1969, in quello che da tutti è considerato il vero finale della serie, che, però, è piazzato a metà stagione, per sconosciute ragioni di produzione. Insomma, non ci si annoia, anche grazie ai super-ospiti delle puntate, come Robert "Freddie Krueger" Englund, che ripete il suo mostro, educolrandolo per questo show TV per fasmiglie, o il pelato Walter Gotell (di solito, un caratterista tedesco, d'estrazione inglese, noto dei film classici di James Bond), Kabir Bedi (ex Sandokan in trasferta americana, dove, pure qui, fa il cattivo, anzi la guardia del corpo del cattivo) e una vera atleta olimpionica, Julianna Mc Namara, che interpreta un'impaurita ladra di gioielli, ricattata veri cattivi, che sono a capo di un carcere femminile, che sfruttano le galeotte per i loro fini. Anche questa stagione, però, perde smalto, rispetto alle prime, non perché sia brutta, ma perché a parte la trovata dell'iper-velocità, Kitt resta la solita invincibile macchina nera, che corre, salta col "Turbo Boost" e parlotta con Micheal e i colleghi della "Fondazione Knight". Sarà anche per questo che non esiste una stagione 5, perché non serve aggiungere l'iper-velocità e la copote a Kitt, che si apre e si chiude  a comndo, ma degli approcci diversi dal cavaliere solitario (ma non troppo), che arriva da nulla, sistema i guai e poi scompare, come se fosse Alan Ladd.  David Hasselhoff rischiava di essere incastrato nel personaggio di Michael Knight, fortunatamente non è stato così, anche se il suo Mitch Buchannon di "BAYWATCH" è un'altra storia.      

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