4 stagioni - 91 episodi vedi scheda serie
Tipico esempio di telefilm di successo degli anni '80, "Supercar - Knight Rider" raccolse l'eredità lasciata da L'uomo da sei milioni di dollari e da Furia cavallo del west, per divertire un pubblico fatto, soprattutto, di ragazzini.
Tipico esempio di telefilm di successo degli anni '80, "SUPERCAR - KNIGHT RIDER" raccolse l'eredità lasciata da "L'UOMO DA SEI MILIONI DI DOLLARI" e da "FURIA CAVALLO DEL WEST", per divertire un pubblico fatto, soprattutto, di ragazzini. L'idea dell'ex-poliziotto Michael Knight e della super-macchina parlante Kitt era bizzarra, ma è durata per ben quattro stagioni, grazie alla simpatia dei due protagonisti. In verità, erano più gialletti per famiglie che veri episodi di fantascienza, eppure intratteneva bene. Da ricordare, oltre a un David Hasselhoff protagonista, che veniva dalla soap opera "FEBBRE D'AMORE" e dal film "SCONTRI STELLARI OLTRE LA TERZA DIMENSIONE", girato dal nostro Luigi Cozzi, che strizzava l'occhio a "GUERRE STELLARI", di George Lucas, l'attore irlandese Edward Mulhare nei panni dell'eccentrico, ma simpatico capo di Michael, Devon Miles, le due tecniche sexy, che di solito sparavano freddure a Michael, mentre riparavano Kitt, Patricia McPherson (Bonnie) e Rebecca Holden (Aprl), e Peter Parros, nei panni dell'ex-guerriero della strada R.C., che da una mano a Michael nell'ultima stagione, la quarta! Fra imprese avventurose alla James Bond, la presenza di guest star americane famose, fra cui bellissime attrici e persino il fatiscente Kabir Bedi, salti acrobatici della macchina nera, schiacciando il tasto del "Turbo Boost" e la macchina che parlava con la voce dell'attore William Daniels, non ci si annoiava mai. Curiosa la staffetta fra Bonnie-April e di nuovo Bonnie avvenuta fra la seconda e la terza stagione, si dice che per quanto fosse brava la cantante Rebecca Holden, nei panni di April, fu lo stesso Hasselhoff a chiedere il ritorno di Patricia McPherson, come Bonnie, nel cast fisso, dopo il suo allontanamento alla fine della prima stagione. Fatto sta che il serial funzionò comunque bene per altre due stagioni e che la Holden, uscita di scena senza una dovuta spiegazione, alla fine della seconda stagione, iniziò una carriera di guest stars in altri serial TV, riscuotendo un certo successo. Anzi, fra le due, è proprio Rebecca che, ancora oggi, fa capolino, almeno in concerti e eventi vari. Da ricordare il gemello cattivo di Kitt, Karr, che era un'altra macchina nera, tipo Trans Am, e il camion Goliath, guidato dal folle Garth (un David Hasselhoff in doppio ruolo, con l'aggiunta di baffetti, pizzetto e bastone-fucile), figlio del mliiardario Wilton Knight, leader della Fondazione "Knight" che salvò la vita a Micheal nel deserto, nell'episodio pilota. Oggi, la serie appare invecchiata, in fatto di trovate tecniche e di computer, però affascina ancora, nonostate l'iper-velocità di Kitt, inserita nell'ultima stagione, che era presa direttamente da un altro serial, lo sfortunato "STREET HAWK - IL FALCO DELLA STRADA", che presentava un giustiziere non su quattro, ma su due ruote, durato neanche una stagione. Da notare che nella seconda, terza e quarta stagione, si assiste alla distruzione di Kitt e alla sua ricostruzione, durante i film tv iniziali, una trovata ripetitiva e, a volte, anche irritante, che serviva a rendere più hi-tech la carlinga interna della macchina nera. Il creatore, Glen A. Larson provò a migliorare l'idea di "SUPERCAR", creando "AUTOMAN", serial TV su di un super-essere cibernetico e compuerizzato ispirato a "TRON", il film sci-fi della Disney, del 1982, ma, in patria, quella serie non raggiuse, ingiustamente, la popolarità del fratello maggiore. "SUPERCAR" generò uno spin-off, un film tv, del 2000 (dove compare una Kitt rossa) e un sequel del 2008, tutti andati male.
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