1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie
8G, trascendenza e cani-mantice.
Torna la coppia formata da Simon Pegg e Nick Frost [“Spaced”, la Trilogia del Cornetto - “Shaun of the Dead”, “Hot Fuzz” e “the World’s End” - e “Paul” - di Greg Mottola, ché Edgar Wright (il terzo componente del duo) era occupato con Scott Pilgrim -, col solo Pegg, poi, che s’è ritagliato ruoli rilevanti nelle saghe di “Star Trek”, “Star Wars” e “Mission: Impossible” e in “Burke & Hare” di Landis], e lo fa con questa “Truth Seekers” - 8 episodi da 25 minuti l’uno, interamente sceneggiati da loro con James Serafinowicz e Nat Saunders e diretti da Jim Field Smith -, produzione Sony e distribuzione Amazon, un mash-up di tematiche - affrontate dal PDV e con l’indole inglese - varie: l’amicizia maschile (“Detectorists”), le teorie del complotto e della cospirazione (“Utopia”), quelle della vagolata immortalità (“LoveCraft Country”, ma qui siamo oltreoceano) e quella strana cosa che porta il nome di british humor (“Two Weeks To Live” o, attraversando il Mare d’Irlanda, “Grabbers”).
Frost è il protagonista, in pachidermico, malinconico, elastico understatement, mentre Pegg si ritaglia - lui e il suo parrucchino - un ruolo da comprimario, che nell’ultimo episodio assume un valore più grande in vista di una predisposta ed auspicabile seconda stagione. Vi sono poi un grandioso Malcolm McDowell (sua la scena più divertente - ché quella di Frost e l’urina è un po’ telefonata… -, in versione Parroco-di-Polla), la brava Emma D’Arcy (ero sicuro d’averla già vista… ero sicuro d’averla già vista… ero sicuro d’averla già vista… ed infatti, ecco: “WanderLust”), Samson Kayo (Lionel Richie, aka Elton John) e Susan Wokoma (“Chewing Gum”, “Enola Holmes”).
Fotografia: Arthur Mulhern. Montaggio: Steve Ackroyd e David Webb. Musiche: Robin Foster.
Ah già, e quant’è bella Kelly Macdonald (Trainspotting, Splendor, Gosford Park, the Hitchhiker's Guide to the Galaxy, No Country for Old Men, In the Electric Mist, BoardWalk Empire, Giri/Haji).
Poi, va beh, certo, quando ad "Ed" è chiesto di scegliere a chi credere e ad affidarsi, la decisione non può che ricadere su "Shaun": ma questo è amore...
8G, trascendenza e cani-mantice.
* * * ¼ (½)
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