2 stagioni - 17 episodi vedi scheda serie
Let it burn!
Anguille in vasche di anguillicoltura, litio asteroidale, pedofili e cannibali a piede libero (i secondi sono eleggibili), elezioni e faide intestine fra A. S. Byatt (1936-2023) e Margaret Drabble (1939).
“Solo la metà di noi sopravviverà alla sequela di terribili scelte di Ryan. Questa sarà una serie di continue tragedie in cui ogni falso barlume di speranza sarà susseguito da una disperazione molto più reale e schiacciante. Sono Matt Spencer. Sto correndo come il candidato di Estremamente Radicale Onestà Integrale.”
La conclusione della 2ª stag. di “Avenue 5” è un’ottima conclusione di stagione, ma non di serie, la quale però viene conclusa qui, con questa bella conclusione di stagione, ma non di serie, da HBO, ed è un doppio peccato perché questa 2ª stag. di “Avenue 5” è superiore alla 1ª stag. di “Avenue 5”, che migliorando (e vi è cmq. più coerenza scientifica che in “the Midnight Sky”) viene spenta.
- Oh mio Dio, è tutto qui? Dici loro solo quello che vogliono sentirsi dire e cerchi di nascondere il disprezzo, vero?
- Esatto. Questa è politica. E anche corteggiamento.
Ciao ciao quindi ad Armando Iannucci e Will Smith (quell’altro), i creatori, e ad Hugh Laurie (“House, M.D.”, “Catch-22”), Lenora Crichlow (“Black Mirror: White Bear”), Zach Woods (“the Office US”, “Spin Me Round”), Nikki Amuka-Bird (“Hard Sun”, “Old”), Josh Gad, Rebecca Front, Suzy Nakamura, Ethan Phillips, Andy Buckley, Kyle Bornheimer, Leila Farzad, Jessica St. Clair, Daisy May Cooper, Jonathan Aris, Arsher Ali e Lucy Punch (“You Will Meet a Tall Dark Stranger”, “Confess, Fletch”): bravi lo stesso.
Let it burn!
* * * ¼ (½) - 6.625
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