3 stagioni - 30 episodi vedi scheda serie
Emoziona soltanto la prima puntata...il resto si perde in personaggi privi di spessore e troppo "attuali", che svuotano completamente l'opera del suo vero valore di fondo: la rappresentazione di un'umanità diversa e più evoluta di quella contemporanea, perdendo così l'attitudine alla comparazione e all'ispirazione che per decenni ha avuto Star Trek
Qualcuno si chiederà se sia legittimo esprimere un giudizio su una serie, o su una sua stagione, prima della fine. Probabilmente no. O, perlomeno, si tratterà - necessariamente - di un giudizio parziale e non esaustivo. Cionondimeno, superato il giro di boa del quinto episodio di dieci, e dopo aver ormai visto anche il sesto, si può tranquillamente affermare che ci siano elementi a sufficienza per essersi fatti un'idea.
Dopo aver visto il primo episodio ero quasi commosso: in un'epoca in cui film e telef... ops... serie tv sono omologati verso il basso, o remake di altri telefilm o film, o dilatazioni all'inverosimile e scimmiottamenti televisivi di opere cinematografiche, questo Picard è sembrato una perla rara e fuori dal tempo. Riflessioni etiche ed esistenziali, richiamo ai sentimenti, un protagonista anziano e non il moccioso scanzonato e dissacratore ormai assurto a status symbol delle opere audiovisive contemporanee. Ma dal secondo episodio qualcosa comincia a incrinarsi, anche se - lì per lì - non ti rendi subito conto di cosa sia, in particolare. Episodio dopo episodio, la consapevolezza aumenta: niente funziona. O, per meglio dire, niente è "Star Trek".
Innanzi tutto, Star Trek non è mai stato consequenziale, a differenza delle serie contemporanee e delle telenovele: ogni episodio era a sè stante, eccetto singoli episodi "multipli" (al massimo in tre puntate, comunque). Questa narrazione, che mira a creare dipendenza, rendendo impossibile "saltare" anche un singolo episodio, è chiaramente finalizzata a raccattare abbonamenti. Ma non è Star Trek. Questo potrebbe non essere comunque determinante, vista l'esiguità di episodi nella stagione. Andiamo quindi oltre. La tecnologia non è Star Trek: che ne è stato di tutti quei pannelli, a volte anche ostentatamente fasulli? Che ne è di quella sorta di "marchio di fabbrica" della saga, che ostentava la tecnologia per creare un ambiente deliberatamente "diverso" dal presente? Qui la tecnologia è esattamente la stessa di tutte le altre opere fantascientifiche: sicuramente più realistica, ma dannatamente non "trekkiana". Anche questo non è necessariamente determinante. Andiamo quindi avanti. I personaggi e le loro interazioni. Qui "casca l'asino". Ci è voluto un po' per capirlo, ma è proprio questa la grave lacuna di questo Picard, dove, cioè, cade definitivamente. I personaggi della saga diretta da Gene Roddenberry rappresentano l'umanità e perfino la contemporaneità, ma si atteggiano sempre a "uomini del futuro" nella mentalità e nelle scelte. Non sono i "noi" di oggi, ma quelli che vorremmo diventare in futuro: quelli che hanno smesso di mangiare gli animali, quelli che coltivano l'esplorazione anzichè la distruzione, quelli che si pongono nei rapporti umani e sociali con una coscienza differente e più matura. Non sono superereoi, ma soltanto umani più evoluti. Ed è proprio qui che Picard si smaschera e svela la sua pochezza e la sua drammatica adesione al clichè ormai ubiquo: i protagonisti non sono più umani "del futuro" nel modo di pensare, ma soltanto nella tecnologia a loro disposizione. Per il resto, sono ubriaconi iracondi, assassini spietati, corrotti e collusi, delinquenti, cialtroni o perversi. Di fronte a questa constatazione, tutte le altre carenze sembrano quasi ridicole: che importa se c'è uno che combatte con la spada gente con i disgregatori? Che importa se il protagonista è ormai troppo anziano per (inutili) sequenze action che lo vedono coinvolto? Che importa se i comprimari della serie Next Generation sono buttati lì a caso per brevi apparizioni/sparizioni volte giusto a rimestare nel sentimentalismo degli spettatori? Che importa se è noioso, o se impiega 6 episodi a narrare una storia che si sarebbe potuta tranquillamente risolvere in due soltanto? Che importa se il resto del cast è odioso?
Ecco, insomma, Picard è soltanto Picard. Non è Star Trek. Tutto qui. Accettata questa semplice verità, può piacere o meno. E', comunque, non già il telefilm che era, o che avrebbe potuto essere, bensì semplicemente l'ennesima serie da streaming.
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