3 stagioni - 24 episodi vedi scheda serie
Presentata in pompa magna, The Witcher è il tentativo di Netflix di agguantare quella grossa fetta di pubblico rimasta orfana di Game of Thrones. Eppure, i due prodotti sono estremamente distanti. Lo show con Henry Cavill è certamente più votato all'azione e non teme di spingere sull'aspetto fantasy del racconto, andando addirittura oltre le possibilità economiche di questa prima annata.
I primi otto episodi di The Witcher sono tratti dalle raccolte di racconti Il guardiano degli innocenti e La spada del destino di Andrzej Sapkowski e di esse ne rispettano le atmosfere cupe, comunque alleggerite da personaggi e situazioni al limite del grottesco, atti a sdrammatizzare il tutto. D'altronde, su questa linea si inquadrano alcune scelte della produzione in termini di messa in scena: i costumi sono spesso artificiali, oltre l'irrealismo, e la fotografia vive di alti e bassi, spesso mostrandoci un mondo dai colori patinati e sgargianti, così che lo show sembri quasi voler esplicitare il proprio gioco di finzione. Il risultato, in termini visivi, è comunque in grado di affascinare: grazie anche agli effetti speciali "artigianali" e alle location suggestive, The Witcher si propone come un fantasy nudo e crudo, fiero di sguazzare nel genere, quindi un'antitesi a quella tendenza degli ultimi anni che vede a tutti i costi nel realismo la possibilità di legittimare storie di draghi e magie.
Tra episodi riusciti ed altri un po' meno, lo spettacolo imbastito dalla showrunner Lauren Schmidt Hissrich rimane estremamente godibile, complici un cast azzeccato, combattimenti coreografati con grande stile ed una sceneggiatura ben congegnata. Un ottimo punto di partenza per uno show che, nei prossimi anni, potrebbe stupire.
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