Name: Work in Progress
Genre: Commedia
Released: 2019-12-08T00:00:00+01:00
Rating: 5
Cast: Abby McEnany, Karin Anglin, Tim Mason, Celeste Pechous, Julia Sweeney

Work in Progress

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Da una nota stand-up comedian di Chicago, una serie parzialmente autobiografica incentrata su una quarantacinquenne lesbica, grassa (sono parole sue), sfortunata e perennemente in terapia.

Work in Progress - Di cosa parla

Abby ha 45 anni, è lesbica, grassa, sempre a dieta e costantemente in cura dallo psicologo. Ogni giorno lotta con i colleghi, con la vita, con la depressione cronica che si trascina da sempre e soprattutto, ovviamente, con se stessa, convinta di aver rinunciato per sempre all’amore. Ma le sue disavventure la porteranno a intrecciare una relazione inaspettatamente rigenerante.

I personaggi

Abby (Abby McEnany) è una donna di 45 anni, lesbica, grassa, a dieta, in terapia per combattere contro la depressione da tempi immemori. Fino a quando si trova di botto senza terapista.

Alison (Karin Anglin) è la sorella maggiore di Abby, etero, di successo, realizzata su tutti i fronti: famiglia, lavoro, affetti. Si irrita spesso per il linguaggio e i modi ansiosi della sorella.

Julia (Julia Sweeney) è una comica famosa che ha ideato un personaggio dai risvolti drammatici per la vita di Abby. Quando si incontrano però le cose vanno molto diversamente da come Abby si sarebbe aspettata.

Chris (Theo Germaine) è un ragazzo trans, con tutta la sicurezza in se stesso e la libertà che mancano a Abby. Con grande sorpresa di Abby, lei gli piace genuinamente e per questo cominciano una relazione.

Campbell (Celeste Pechous) è la migliore amica di Abby, da sempre, al suo fianco in tutte le avversità. Ovviamente il rapporto di aiuto è reciproco e anche Abby l’ha sostenuta nei momenti più difficili.

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Il cast

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Curiosità

In lingua originale il personaggio di Abby è identificato come queer dyke, una combinazione difficilmente traducibile in italiano: dyke vuol dire lesbica, ma in passato era utilizzato più spesso in senso dispregiativo, per indicare una persona molto mascolina (connotazione che recentemente ha perso, per lasciare spazio a un più neutro significato di persona tenace, o ancora per essere utilizzato come termine generico). Queer invece, nato come termine offensivo (“eccentrico”, “strano”) è utilizzato come termine generico ad ampio spettro per indicare tutte le possibili sfumature di identità di genere e orientamento sessuale non cisgender o eterosessuale.

Quando nelle interviste domandano a McEnany in che misura la serie sia autobiografica, lei risponde semplicemente “dipende dal giorno e da chi me lo chiede”.

Julia Sweeney è un’autrice comica del Saturday Night Live che negli anni ‘90 ha ideato un famoso personaggio di nome Pat. La gag ricorrente su questo personaggio era l’impossibilità di determinarne il sesso, che secondo McEnany all’inizio era genuinamente divertente, ma negli anni si è convertita in una battuta piuttosto greve all’indirizzo di qualsiasi lesbica come lei: mascolina, grassa, non particolarmente attraente. Per questo motivo McEnany racconta di essere stata ossessionata dal tormentone, apostrofata come Pat spesso e volentieri dagli sconosciuti nei bar o per strada.

Durante la scrittura della serie, insieme a Mason, McEnany decise di contattare Julia Sweeney per farla partecipare nel personaggio di se stessa e l’attrice rispose entusiasticamente, contentissima di farne parte in qualsiasi modo possibile. Quando il pilot venne proiettato al Sundance, l’attrice cancellò un suo stesso spettacolo che si sarebbe dovuto tenere a Denver pur di presenziare all’evento e aiutarne la promozione.

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Guida agli episodi

Prima stagione
8 episodi Vedi tutto
Seconda stagione
10 episodi Vedi tutto

Produzione e ricezione

La serie tv Work In Progress è composta da una stagione di otto episodi.

Ideata e scritta dalla stand-up comedian del Saturday Night Live Abby McEnany, deriva da materiale parzialmente autobiografico raccolto per anni e usato fino a quel momento solo sul palcoscenico. A un certo punto il suo amico Tim Mason, in cerca di qualcosa da dirigere, dopo aver visto lo spettacolo pensò di farne una serie e di lavorarci con lei. Inizialmente pensavano di farne una webserie, ma dopo aver realizzato un pilot lo presentarono al Sundance nel 2018, dove venne scelto da Showtime e adocchiato da Lilli Wachowski, che decise di produrlo.

La prima stagione è stata trasmessa su Showtime a partire dall’8 dicembre 2019.

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