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Sharp Objects

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su Sharp Objects

di ElsaGreer
9 stelle

Sharp Objects è una miniserie statunitense di 8 episodi del 2018, tratta dal romanzo "Sulla pelle" di Gillian Flynn e diretta da quel gran regista, Jean-Marc Vallée, che ci ha regalato gioielli come "Dallas Buyers Club" e "Big little lies" e che troppo presto ci ha lasciato. Protagonista assoluta di questo psico-thriller è Amy Adams, reputo qui in una delle sue interpretazioni più riuscite e sentite. Camille Parker (Amy Adams) è una giornalista alcolizzata, tormentata, palesemente problematica nelle relazioni, presa sotto l'ala del suo editore Frank Curry (Miguel Sandoval) e dallo stesso inviata per indagare sulla sparizione di una ragazza nella sua città natia, Wind Gap, da dove Camille si era allontanata molti anni prima. La notizia sconvolge la giornalista, non solo per il fatto di cronaca, ma lascia intendere un travagliato passato rimasto in sospeso. Arrivata in città Camille deve infatti fare i conti con sé stessa, con la madre Adora (interpreta da una superba Patrcia Clarkson), con la sorellastra, con i fantasmi passati che la tormentano, come il ricordo della sorella morta molti anni prima. Nella trama noir di cronaca che si infittisce, tramutandosi in duplice omicidio, parallelamente emergono i traumi di Camille, dolori di cui porta i segni scritti letteralmente sulla pelle. Un autolesionismo come terapia, come lenimento di un'anima travagliata, ma che diventa sempre più ossessivo... "Ogni volta che la gente diceva che ero carina, pensavo a tutto ciò di brutto che brulicava sotto i miei vestiti". Il brutto emergeva ogni qual volta ritornavano i ricordi, come in uno stagno dove l'acqua torbida piano sedimenta, lasciando intravedere la verità sul fondo, una verità dura e tremenda che sconvolge Camille, riscrivendo totalmente il suo passato...

Una serie riuscitissima, con attori di alto livello diretti da un regista che sapeva valorizzare l'ambiente e gli attori, dalle riprese lente che rendono inquietante la tipica ambientazione sudista, con ricorrenti flashback che tengono viva la tensione e l'attenzione sino alla fine e ben oltre i titoli di coda.

Da vedere assolutamente.

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