1 stagioni - 5 episodi vedi scheda serie
La serie del momento. Giustamente direi, perchè è un capolavoro.
La tragedia di Chenobyl raccontanta in cinque puntate: impressionante ricostruzione scenografica, ottimi protagonisti, agghiacciante musicalmente, montaggio chirurgico e regia da urlo. Johan Renck tratta il tutto in maniera delicata (come giusto che sia, visto il difficile argomento), direi quasi gelidamente poetico. Lascia dentro un'angoscia terribile che rimanda a quei giorni strani, misteriosi, cupi, per noi italiani che lo abbiamo vissuto da lontano, guardando i telegiornali che raccomandavano di non mangiare verdura, di non bere latte ...
E questa serie riesce a mostrarci cosa sia accaduto dentro la centrale e, cosa più mostruosa, come lo hanno vissuto gli abitanti di Pripyat.
La portata dell'evento è stata enorme eppure ancora oggi non è tutto chiaro. Si nasconde la verità. Pensate alle stime ufficiali: parlano di 31 morti! Possiamo immaginare cosa era la Urss a quei tempi. Non si può togliere la politica quando c'è un argomento del genere. Le critiche al comunismo sovietico imperversano da più parti, l'America ne sarà felice. Alcuni criticano la rappresentazione del popolo russo, ottusi, incompetenti, ignoranti, quasi imbecilli. Ma non è vero che c'è stata superficialità nell'affrontare, sull'immediato, la catastrofefe?
Non c'è stata la politica coi suoi tentacoli ad entrare in ogni azione? Arroganza, superbia, interessi personali ...
E' anche vero che la serie mostra il grande sacrificio del popolo che ha dato la vita e la salute per salvare una nazione, l'Europa intera.
Ultima nota: alcuni critici sottolineano che questa serie rappresenta la potenza televisiva degli ultimi anni. Che è la "qualità" a fare grande un film, una serie e non la grandezza di uno schermo.
Questa guerra dei pollici è ridicola, come sono ridicoli quelli che guardano Chernobyl su scherni di 10 pollici, perchè una roba così meriterebbe il grande schermo!
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