4 stagioni - 32 episodi vedi scheda serie
La seconda stagione abbandona l’obiettivo pruriginoso e si concentrata totalmente sulla commedia e il dramma del racconto giovanile utilizzando il sesso più come logos che come eikòn, e vince. Vince perché non ha come obiettivo la carne, la sessualità come carnalità, ma piuttosto la sessualità come linguaggio e rivoluzione dei costumi. In questo, le varie regie che si passano il testimone giocano benissimo tutte le carte a disposizione. Da un lato l’eredità tematica della prima stagione che qui viene affrontata con più intelligenza, o per lo meno con più onestà intellettuale, dall’altro il gruppo di attori azzeccati su cui Gillian Anderson è straordinariamente in parte e iconica, permettono di sviluppare l’intera seconda stagione con più intelligenza e concretezza. Si ride molto e di gusto. C’è spazio per il dramma sociale e anche esistenziale. E si parla del sesso senza tabù, normalizzando ogni pratica sessuale.
Nonostante l’assenza di “forma” sessuale, ovvero di corpi nudi esibiti o atti più letteralmente più carnali, Sex Education 2 è più che godibile e predispone per seguire almeno la stagione successiva.
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