Espandi menu
cerca
Yellowstone

5 stagioni - 46 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 1

  • 2018-2018
  • 11 episodi

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 206
  • Post 137
  • Recensioni 1147
  • Playlist 323
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Yellowstone

di mck
8 stelle

Western. Oggi.

 

 

...era come se fossimo tornati tutti e due indietro nel tempo, io ero a cavallo e attraversavo le montagne di notte. Attraversavo un passo in mezzo alle montagne. Faceva freddo e a terra c’era la neve, lui mi superava col suo cavallo e andava avanti. Senza dire una parola. Continuava a cavalcare, era avvolto in una coperta e teneva la testa bassa, e quando mi passava davanti mi accorgevo che aveva in mano una fiaccola ricavata da un corno, come usava ai vecchi tempi, e io vedevo il corno alla luce della fiamma. Era del colore della luna. E nel sogno sapevo che stava andando avanti per accendere un fuoco da qualche parte in mezzo a tutto quel buio e a quel freddo, e che quando ci sarei arrivato l’avrei trovato ad aspettarmi. E poi mi sono svegliato.     
Cormac McCarthy“No Country for Old Men” – 2005 (Einaudi, 2006 – trad. di Martina Testa)

Esalogia della Frontiera di Taylor Sheridan:     
- “Sicario” [ * * * ¾ ] di Denis Villeneuve (2015)
- “Hell or High Water” [ * * * ¾ ] di David Mackenzie (2016)
- “Wind River” [ * * * ¾ ] di Taylor Sheridan (2017)
- “Soldado” [---] di Stefano Sollima (2018)
- "YellowStone" [ * * * * ] di Taylor Sheridan (2018-'19-'20)
- "Those Who Wish Me Dead" [---] di Taylor Sheridan (2020)

“Le città sono il tramonto della civiltà, monumenti ad un paesaggio stremato. Gli uomini...sono nomadi per natura. Quello che senti è...l'istinto. Il desiderio di una nuova terra. È intrecciato nel tuo DNA. Ecco perché la nostra specie è sopravvissuta mentre molte altre hanno fallito. Quel...formicolio...è la sensazione di toccare il tuo destino.”
Una via di mezzo tra Don Draper e James Delos a un Gonzo Qualsiasi.
Poi, il fianco di una montagna esplode.

 


YellowStone”, ovvero: di cavalli (anche stalloni selvaggi, ancora: “the Misfits”, “Junior Bonner”, “the GodFather”, “All the Pretty Horses”, “Luck”), di cowboy (una via di mezzo tra picciotti/mafiosi e piedipiatti/poliziotti, gangster/fuorilegge e sceriffi/giudici, pistoleri e mandriani, proprietari terrieri capitalisti e hobo, soldatini e astronauti), di indiani (amerindi + boss del gioco d'azzardo) e dinosauri.

- Secondo te un giorno un esploratore troverà le nostre ossa e si chiederà cosa sia successo?
- Tate, io credo che dopo di noi...non ci sarà più niente da esplorare.

E donne (“Duel in the Sun”, “the Furies”, “Johnny Guitar”, “C'era una volta il West”, “True Grit”, “Heaven's Gate”, “Unforgiven”, “DeadWood”, “Meek's CutOff”, “the Hateful Eight”, e ancora, meno incisivamente (vuoi per minutaggio vuoi per il valore del film) ma ultimamente: “Bad Girls”, “Open Range”, “Cold Mountain”, “Appaloosa”, “the HomesMan”, “Jane Got a Gun”, “SweetWater”), certo.

- Mio nonno era solito dire che quando sua moglie morì...uccise l'intera famiglia. C'è una cosa da dire, signore. Che...lei la sua l'ha tenuta insieme.
- Hmpf… Ha ucciso anche la mia. Solo che ci sta mettendo di più a morire.

YellowStone”, creata da Taylor Sheridan e John Linson (figlio d'...Art, regista, sceneggiatore e produttore: “Where the Buffalo Roam”, “Melvin and Howard”, “the Untouchables”, “Casualties of War”, “Dick Tracy”, “Heat”, “Fight Club”, “Spartan”, “Lords of DogTown”, “the Black Dahlia”, “InTo the Wild”, “the RunAways”, “the Comedian”), si dipana lungo la prima stagione per 8 episodi della durata variabile i cui estremi viaggiano dall'ora e mezza ai tre quarti d'ora, tutti scritti e diretti da Taylor Sheridan (“Sons of Anarchy”), alcuni con la collaborazione di John Linson (“Sons of Anarchy”) in fase di sceneggiatura.

“Il marchio non è qualcosa che ti meriti [per il passato]...

...ma qualcosa di cui essere all'altezza [in futuro].”

Gli interpreti principali compongono un cast grandioso e sono Kevin Costner (l'ottimo “Dance with Wolves”, il buon “the Postman” e il magnifico “Open Range”) - anche produttore esecutivo con Art Linson -, Kelly Reilly (“Eden Lake”, “Calvary”, “True Detective”, “Britannia”), Danny Huston (“Birth”, “Children of Men”, “the Congress”), Gil Birmingham (“Hell or High Water”, “Wind River”), Luke Grimes, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille Chow (“Wind River”), Jefferson White, Dave Annable, Jill Hennessy, Gretchen Mol, Luke Peckinpah, Ian Bohen, Tokala Black Elk… Utah e Montana interpretano Montana e Wyoming.

- Continua per questa strada, li libereremo nel terreno di pascolo.
- Sono parecchi: si sparpaglieranno ovunque e scapperanno.
- Si, beh...a questo servono i cowboy.

Fotografia di Ben Richardson (“Beasts of the Southern Wild”, “Wind River”, “1922”, “the Chi”), montaggio di Evan Ahlgren, Gary D. Roach (“Prisoners”, “In Dubious Battle”, “Wind River”) e Chad Galster, musiche del modesto Brian Tyler, che qui si limita a un sottofondo partecipe, mentre un'eterogenea scelta di canzoni country, folk, rock, pop si contende il diritto a coro greco col vento tra l'erba e gli alberi, lo sfrociante nitrire dei cavalli e il silenzio delle praterie.

- Ho calcolato che servirebbero circa 14 miliardi di dollari per comprare tutto.
- “Tutto” cosa?
- La valle. E per prima cosa comprerò il tuo ranch. Subito dopo la tua morte. Quando i tuoi figli non potranno permettersi le tasse di successione. E poi farò sparire ogni recinzione, e ogni traccia dell'esistenza della tua famiglia. Sarà estirpata dalla proprietà. Avrà l'aspetto di una volta. Quando era nostra. Vi cancellerò dal futuro. E poi farò lo stesso con il ranch successivo. E con quello che verrà dopo. E non c'è nulla che tu possa fare per fermarmi. Vedi, io sono l'opposto del progresso, John. Io sono il passato, che viene a regolare i conti.
- No. Sei un ladro. E andrai in prigione, dove il passato regola i conti con tutti.

 

 

“This is America. We don't share land here.”

"YellowStone", ovvero: di serpenti a sonagli e possidenti terrieri.

“Sono due i filoni principali che compongono il genere “Racconto d'Avventura”: quello delle Mappe e quello delle Schede: un Atlante Geografico (composto da tanti capitoli quante sono le mappe e/o i quadranti che contiene) e un Atlante Tassonomico/Sistematico (composto da tanti capitoli quante sono le schede – animali, vegetali, minerali, geo-grafiche/logiche, architettoniche – che contiene) sono meglio di qualsiasi Dumas padre, Verne e - per dire - Wilbur Smith (e, al contrario di questi, sono una consapevole istantanea della realtà in divenire, pronti ad essere superati da sé stessi e riscritti, causa l'evoluzione, geologica e biologica).”

Scrivevo questo - mi si perdoni l'auto-(ec)citazione - in un recente pezzo sulla seconda stagione di “WestWorld”, e poi, nello spendido quinto episodio della prima annata di “YellowStone” - la serie è già stata rinnovata per una seconda annata - grandpa Costner sfoglia un libro della buona notte col nipotino: favole? Avventura! “Amphibian and Reptil of Montana” (la scelta non è casuale, e la “coincidenza coincide”, come direbbe il Poeta, perché pochi giorni prima il ragazzino se l'è dovuta vedere da solo, abbandonato in un sottostradale, con un serpente a sonagli da un metro e mezzo e passa, facciamo due, via, che faccio, lascio?), di Kirwin Werner, Maxell, Hendricks e Flath, con le illustrazioni di Claire Emery, pubblicato dalla Mountain Press Publishing Company di Missoula nel 2004, ma stampato ad Hong Kong.

 

 

 

“Vivere alla giornata non è vivere, è solo sopravvivere, senza alcun riguardo per il domani.”

Un altro paragone non meramente formale ma profondamente stilistico, e non superficialmente contenutistico, ma in gran larga parte sostanziale con la serie di Nolan & Joy, è la sigla di testa, creata da Lisa Bolan & crew (“Altered Carbon”) by Elastic (“Justified”, “Carnivàle”, “the Terror”, “Master of Sex”, “DeadWood”, “the Americans”, “Game of Thrones”, “the LeftOvers”, “the Young Pope”) che, trasversalmente e spesso collaborando vicendevolmente con “AntyBody” di Patrick Clair (“True Detective”, “the Man in the High Castle”, “WestWorld”, “Dexter”, “Halt and Catch Fire”, “American Gods”) e “Imaginary Forces” (“Se7en”, “Shutter Island”, “Minority Report”, “Stranger Things”, “BoardWalk Empire”, “Vinyl”, “Luck”, “Mildred Pierce”, “South Park”, “Mad Men”, “the Pacific”, “Better Call Saul”, “Band of Brothers”), “Method Design” di Johnny Likens (“the Night Of”, “Taboo”), “Blur Studio” (“Millennium - the Girl with the Dragon Tattoo”), TCG (“Orange is the New Black”, “the Affair”, “Weeds”, “HomeLand”), Shynola (“Scott Pilgrim vs The World”, “the Hitchhiker’s Guide to the Galaxy”, “GLOW”), etc..., si contende il diritto a codificare il nostro immaginario in campo pubblicitario, seriale, cinematografico e videoartistico.  

“È dura diventare uomo, vero? Meglio dell'alternativa, però.”  

 

 


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
INTERMEZZO

“Questa è l'America. Qui la terra non la condividiamo.”

PdV1.
Dis/Con-Torcere a proprio favore la “realtà” delle cose ricavandone tutto il succo possibile per avere un tornaconto personale rimodellando il paesaggio percettivo dell'opinione pubblica.

- “Uno così [John Dutton] non lo si batte in duello., si deve uccidere con un migliaio di piccoli tagli. Contatterò delle organizzazioni ambientaliste. Così vicino al parco ci dovrebbero essere delle specie in via d'estinzione nella sua proprietà. Nel fiume che ha spostato deponevano le uova le Trote GolaRossa di YellowStone [YellowStone CutThroat (assassina/tagliagole - gola tagliata/rossa) trout - Oncorhynchus clarkii bouvieri]. Possiamo citarlo in giudizio e fargli installare videocamere sulla sua proprietà per monitorare la migrazione [meglio: gli spostamenti] dei ghiottoni [volverine - Gulo gulo] e delle martore americane [Martes americana], entrambi a rischio estinzione in quest'area.”
- “Che c'è?”
- “Avevo dimenticato quanto fossi brava.”
- “Caro, quando paghi la tariffa per il Codice Apocalisse, dio ti manda un angelo.”

Ep. 6 ↑↑ […] ↓↓ Ep. 7

“Degli avvocati della Clean Water Resources stanno intentando una causa contro di lui [John Dutton] per aver alterato il flusso del corso d'acqua. Una volta depositata, la presenteremo all'Agenzia per l'Ambiente. In quel torrente depone le uova la Trota Iridea GolaRossa di YellowStone, una delle risorse alimentari dell'Orso Grizzly [Ursus arctos horribilis]. Si tratta di una violazione dell'Accordo per le Specie in via d'estinzione. E, questo...è un reato.”

 

 
PdV2.
Controcorrente. L'avvocato del diavolo.

«C'era dietro un pensiero, questo lo capivo. Legname, bellezza e biodiversità: in ogni caso si era cercato di ricavare tutte e tre le cose insieme da questo pezzetto di terra. […] Il paesaggio, che un tempo si formava spontaneamente, spesso come effetto collaterale degli sforzi umani per sfuggire alla fame, è diventato esso stesso un obiettivo produttivo. Biodiversità, svago e non ultima - anche se raramente lo si dichiara - bellezza.
[…]
È chiaro che le proposte [conservazionistiche] erano influenzate dall'interesse dell'epoca per gli alberi antichi. Querce solitarie, spesso gigantesche, che la retorica presentava come se si trattasse di pietre runiche. L'ecologia era appena stata inventata e il concetto di storia naturale veniva spesso interpretato nel senso di intendere la storia come natura. In seguito, a metà del Novecento, la situazione cambiò e apparve anacronistico anche solo nominarle, certe stranezze. Io però mi domando se il culto degli alberi non stia tornando, anche se in parte sotto forme nuove. Un tempo si poteva motivare la conservazione delle querce [storiche] con frasi retoriche sulla grandezza del nostro passato, oggi usiamo come giustificazione i coleotteri che vivono al loro interno ormai putrefatto. Dobbiamo tuttavia ricordare che questa giustificazione ha sempre avuto le sue radici nel desiderio di bellezza. La differenza è solo che al giorno d'oggi raramente lo diciamo senza tanti giri di parole.» 

Fredrik Sjöberg - “Perché Ci Ostiniamo” - 2012

 


PdV3.
La Realtà. Il compromesso. Le cose, così come stanno.

Ranch grandi come stati della East Coast o europei.
Demanio statale, servitù militari.

La terza pista di Malpensa è inutile (non c'è una richiesta economica/commerciale e turistica per la movimentazione di merce e passeggeri così alta e forte da giustificarne la costruzione. E anche se ci fosse: 'fanculo il capitalismo e la globalizzazione).
La terza pista di Malpensa è dannosa: distrugge biodiversità (gli esempi del salmonide, dei mustelidi, dell'urside e dei coleotteri delle querce di cui sopra trovano un identico attore in Coenonympha oedippus, un ropalocero ninfalide-satiride a basso rischio estinzione mondiale, medio rischio europeo ed altissimo italiano) e bellezza.
La brughiera di Lonate / Malpensa, al di là del filo spinato che circonda, delimita e protegge "il Castello", è bella di per sé: basterebbe / dovrebbe bastare la sua bellezza a preservala dalla distruzione. La Coenonympha oedippus è un altro ulteriore motivo primario e principale, e un alleato in questa battaglia locale / guerra globale.
 


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 

 

"YellowStone", or: of RattleSnake and Tycoon.

 

E di tavole imbandite: prima affollate, e poi spoglie.

“L'ultima cosa che voglio fare è punire un membro della mia famiglia per essersi opposto all'essere una vittima.”  

 


Ep. 1-4 ("DayBreak", "Kill the Messenger", "No Good Horses", "the Long Black Train"): of Horses and Women: “È stata un'ottima cosa preparare un focolare!”

La donna mezza ubriaca di colpo apre la portiera e sembra stia per vomitare: eccola che scende dall'auto parcheggiata di fronte al banchetto dei lupi, il pelo grigio acciaio dei ringhianti grugni ferini impregnati di sangue è rosso striato e gocciolante, e invece di chinarsi in avanti nella mimesi di un'emesi inizia a correre verso il carnaio, urlando contro le fiere masticanti le carcasse sino a farle scappare.

- “Mi mancherai, ragazzo.”
- “Dov'è che vai?”
- “Da nessuna parte, ma...tu crescerai, e io invecchierò. Sarò vecchio e raggrinzito, fermo in un angolo a raccontarti storie che non vorrai sentire. Ma questa è la vita. È così che va.”
- “Abbiamo comunque il presente.”
- “E quei bastardi non ce lo porteranno via.”
- “Nnnoo! … Cos'è un bastardo?”

La donna non ancora ubriaca in sandali e vestaglia si dirige svelta a passo deciso, sigaretta accesa in bocca, verso l'abbeveratoio dei cavalli pieno d'acqua. In mano tiene un grosso resistore attaccato a una prolunga, l'accappatoio mezzo aperto svolazza davanti e dietro. Il sole picchia s'una falce di culo. La donna getta il resistore incandescente nell'acqua, e si sente un leggerissimo sfrigolio. Poi ritorna sui propri passi. Secondo viaggio: questa volta uscendo di casa passando per la veranda e attraversando il cortile verso l'abbeveratoio adibito a tinozza tiene una magnum di champagne in ogni mano. Passandosi una delle grosse bottiglie tra l'ansa di un gomito e l'incavo di un'ascella, con la mano rimasta libera prende la sigaretta dalle labbra e la getta a terra lontano. Il sole picchia. La donna si slaccia la veste sciogliendone il cordone, per poi lasciarla scivolare sul terreno brullo. Il mondo è un posto terribile. E bellissimo. 

 

 
Ep. 5-6-7 (“Coming Home”, “the Remembering”, “a Monster is Among Us”): of Snakes and Men: “Happy or Sad?”.


In attesa dell'epilogo (se il pilot è stato un episodio di lunghezza doppia, il final season sarà sdoppiato), una new entry di forte impatto (mentre è sempre un piacere rivedere Gretchen Mol, ché 3 interpretazioni - oltre a YS - di grande impatto in 10 anni sono un po' pochine: “Life on Mars U.S.”, “BoardWalk Empire” e “Manchester by the Sea”) è stata quella di Ryan Bingham, 1981 (“Mescalito”, “RoadHouse Sun”, “Junky Star”, “TomorrowLand” e “Fear and Saturday Night”, e “Crazy Heart”, “Jackie & Ryan” e “Hostiles”). La sequenza in cui re-insegna a Beth (Kelly Reilly, "True Detective - 2") a cavalcare è commovente e da brividi.   

 

- “Happy or Sad?”
- Happy.”
- “Well, if that’s your happy, don’t you ever play me any your goddamn sad.”

 

     
     
Ep. 8/9: the UnRavelling (pt. 1 e 2): of Fathers and Sons: "That's Not a Memory: That's a Dream".
 
- “Papà, dovresti comprare un tavolo più piccolo.”
- “Ricordo un tempo in cui ogni posto di questo tavolo era occupato.”
- “No, papà, non è vero. Quello non è un ricordo. È solo un sogno.” 
 
Il Destino Manifesto ereditato/guadagnato/man(u)tenuto (e ora da tramandare lasciandolo ai figli o a chi per loro) di John Dutton [un grande Kevin Costner (il cui ruolo da giovane è affidato a un impressionante Josh Lucas perfettamente mimetico) che in 15 anni ne ha azzeccate 4, ma di peso: “Open Range”, “Hatfields & McCoys”, “Molly's Game”] è un mash-up di “Mad Men” e “the Sopranos” (uomini soli, al comando), “BoardWalk Empire” e “DeadWood” [dopo la scoperta e la (ri)nascita di una Nazione, il suo mantenimento e conservazione attiva], “the Man from Laramie” (invertendo l'ordine dei fattori), "Giant" e... “Dallas” [se fosse stato sceneggiato dalla rapacità autistica del “JR” di William Gaddis (“Perché uno dovrebbe andare a rubare e violare la legge per arraffare tutto quello che può quando c’è sempre una scappatoia grazie alla quale puoi agire legalmente e arraffare tutto in ogni caso?”) o del “a Man in Full” di Tom Wolfe].
 
My father could use a little mercy now
The fruits of his labor fall and rot slowly on the ground
His work is almost over it won't be long, he won't be around
I love my father, he could use some mercy now
 
“Mercy Now” by Mary Gauthier (from “Mercy Now”, 2005)
 
 
Stag. 1 (9 ep., 2018)
Stag. 3 (xx ep., 2020)
 
Western. Oggi.          
 
* * * * ¼    
Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati