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The Sinner

4 stagioni - 32 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 1

  • 2017-2017
  • 8 episodi

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supadany

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La recensione su The Sinner

di supadany
6 stelle

Ogni sopportazione ha una soglia, oltre la quale la reazione è incalcolabile. Solitamente siamo portati ad accantonare, a guardare avanti seguendo le linee sociali del quieto vivere, soprattutto se includono una dose di felicità. Dimenticare è possibile, ma un elemento occasionale può far riemergere improvvisamente un incubo soffocato, quei dolori inconsciamente contenuti nella speranza che non esplodano mai, perché in tal caso potrebbe scatenarsi una reazione impulsiva, dalle conseguenze imprevedibili.

Cora (Jessica Biel) e Mason (Christopher Abbott) formano una coppia felice e ordinaria, distrutta quando, durante una giornata trascorsa in spiaggia, Cora ha un impeto di violenza che la spinge ad accoltellare a morte un giovane, apparentemente sconosciuto, davanti a decine di testimoni.

Nessuno può mettere in dubbio la sua colpevolezza, tanto più lei non riesce a capacitarsi del fatto, ma il detective Harry Ambrose (Bill Pullman) vuole andare oltre le apparenze e ricercare l’origine di un’azione tanto violenta senza elementi anticipatori.

 

Jessica Biel

The Sinner (2017): Jessica Biel

 

Nell’affollato scenario del thriller televisivo, la prima stagione di The sinner ha una collocazione specifica, tutt’altro che trascurabile, grazie a un punto di osservazione originale. Infatti, non c’è alcun dubbio su chi sia l’assassino, il nodo del contendere sta tutto nel capire il motivo nascosto dietro un’azione così impulsiva e apparentemente priva di movente. Di conseguenza, tutto spinge verso la proclamazione di una condanna esemplare, desiderata da tutti, anche per mettersi alle spalle un fatto che ha sconvolto un’intera comunità.

Come spesso accade, guardare oltre quanto appare lapalissiano, costa sacrifici personali e crea un diffuso malcontento.

Con queste premesse, The sinner assume un passo che guarda prevalentemente sul lungo periodo, con ogni novità deputata ad aprire una finestra sul passato e flashback che si fanno sempre più insistenti, fino a raggiungere il culmine nel settimo episodio, senza trascurare alcune chiusure da fiato sospeso (finale a effetto nel terzo episodio, sospensione da brividi nel sesto e doppio cliffhanger nel quinto).

Allo stesso tempo, alcuni paletti sono altrettanto espliciti fin dal principio, ad esempio l’assassino designato è prima di ogni altra cosa una vittima, per cui le sorprese sono relative, ma questa stagione è costruita con metodo circospetto, posizionando laboriosamente un mattoncino sull’altro, tenendo sempre agganciati alla vicenda, un groviglio sempre più fitto, destinato a riportare a galla macabre verità.

Ciò avviene anche perché i due protagonisti sono costantemente strapazzati, tanto da farli emergere oltre la storia stessa, che in parte divorano. Jessica Biel emana – con estrema dedizione - dolore, sconforto e l’incapacità di ordinare la contorta psiche della protagonista, mentre Bill Pullman demarca le problematiche di un detective che nella vita privata ha gravi scompensi (evidenziati anche gratuitamente), un uomo consumato che nel lavoro non lascia nulla al caso.

 

Jessica Biel, Bill Pullman

The Sinner (2017): Jessica Biel, Bill Pullman

 

Loro sono il plusvalore che caratterizza l’intera stagione, contraddistinta da un punto di vista stuzzicante e un approdo in buona parte pronosticabile, con una percorrenza utile per convalidare la difficoltà di ottenere giustizia, con il (facile) giustizialismo che prevale sul fact checking, e alcuni malesseri del presente (la religione portata oltre il ragionevole, l’autodifesa intrapresa da chi detiene una posizione sociale privilegiata).

Ricca di stimoli, con smagliature e tratti sovraesposti.

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