3 stagioni - 25 episodi vedi scheda serie
They walked into the arms of time.
“the Deuce - 3 (1985)” - Titoli di Testa: “Dreaming” dei Blondie da "Eat To the Beat" del 1979: «[You asked me what's my pleasure: “A movie or a measure?”] / Reel to reel is living vérité...».
...Candy/Eileen [Maggie Gyllenhaal, anche co-produttrice; da attrice a regista stakanovista di porno e autrice di un unicum indipendente (“You are a filmmaker!” - “I am a pornographer!”), non-femminista accusata dalle femministe di essere anti-femminista (“Go figure!”]...
...Abby [Margarita Levieva ("Legion"); “Yes. We had something, Vince...”]...
…Lori/Sarah [Emily Meade; the Land O' Lakes Girl: che tornando in auto da L.A. a N.Y. attraverso lo sprofondo U.S.A. passa di fronte alla vecchia casa in Minnesota in cui è cresciuta da bambina e la trova completamente sprangata e la fissa come se stesse guardandosi allo specchio, e sul cui corpo di burro si sperimenta l'evoluzione dei sottogeneri del porno: dalla strada ai peep-show, dagli AVN Awards alle gang-bang: e la cavia, per uscire dalla gabbia…]...
...Melissa & Reg, Loretta (Sepideh Moafi)...
...Darlene, Irene (una meravigliosa Roberta Colindrez, che balla, alla fine, balla, sulle note del tempo che scorre, e fugge, e danza...)...
...Bernice, Harvey, Paul & Todd...
“Cosa ne sarà di tutti questi ricordi quando sarò morto?”
...parlando dell'AIDS, della Storia, di the Deuce, della New York dell'era Koch (con Giuliani di là da venire) e non certo della prostituzione, né altrettanto della pornografia...
...mentre altre voci intervengono…
“L'inizio della fine? La fine dell'inizio...”
...Big Mike (“I Drink from the Cup...”), Black Frankie, Leon (che un tempo [*] sparò a Reggie Love per un giusto motivo, uccidendolo, e poi con calma chiamò la polizia: un tempo [*], ve lo ricordate?), Bobby, i gumbà Rudy e Tommy, il detective Alston e il politico Goldman...
- “Non abbiamo aggiustato alcunché, non abbiamo salvato alcuno. Non facciamo altro che spostare la merda da un'altra parte, così da far spazio a chi fa soldi costruendo nuova roba. Questo è ciò che abbiamo fatto veramente. C'è qualcuno che spende un dollaro, e ne guadagna dieci, o cento, o mille. Ma gli altri? Tutta quella povera gente con cui ho avuto a che fare in tutti questi anni. Loro semplicemente sopravvivono, tengono duro. Ogni giorno uguale a sé stesso, finché non ci serve il terreno su cui stanno, e allora li spostiamo altrove.”
- “Tenente Alston, la città sarà migliore o peggiore? È questo che ti sto chiedendo.”
- “I don't fucking know.”
E a far compagnia a Lori, la nuova arrivata nel tesseratto cronosismatico composto dai grattacieli di acciaio e vetro e dai marciapiedi a quadrettoni di cemento ch’è New York, due ulteriori nomi per tutti gli altri, quello di Ruby, ammazzata nella prima stagione, e di Ashley (Jamie Neumann), ammazzata nella seconda stagione, che s’impersonificano in un ricordo atemporale generato da un lampo di lucida demenza in quel 2019 che vede... sì!, eccola!, Abby, che raccoglie i frutti di un investimento a lungo termine quale può essere una laurea in tassidermia, perché no?, anche se sono propenso a credere alla fine abbia convogliato i suoi crediti residui alla NYU verso Legge, Diritto e Giurisprudenza.
E ancora Paul, l’artista, e Goldman, il politico:
- “Ed eccoti qua, a fotterci tutti quanti. E per cosa?”
- “Una nuova New York.”
- “Sì? E chi ci vivrà?”
Guest star sul finire dell'era Koch (“Sappiamo tutti che il sindaco Koch è dalla parte dei gay, e sotto di loro, e inginocchiato di fronte a loro...”): Andrea Dworkin (interpretata da Marcia DeBonis), David Morse, il padre di Melissa (Olivia Luccardi: “It Follows”, “Orange Is the New Black”), la Lehman Brothers dell'era Glucksman, sullo sfondo in costruzione, e, fuori campo, Ronald Reagan sfrutta il Femminismo contro la Pornografia per vincere i dibattiti in tv.
[**]
“Sai, quando ero un bambino, nel mio paese, in campagna, quando qualcuno che conoscevo moriva, chiedevo a mia madre dov'è che andavano a finire.”
“E lei cosa ti rispondeva?”
“Che camminavano tra le braccia del tempo.”
The Deuce:
- Stagione 1 (8 ep., 2017): * * * * ½ (¾)
- Stagione 2 (9 ep., 2018): * * * * ½
- Stagione 3 (8 ep., 2019): * * * * ½ (¾)
“The Deuce” (25 ep., 2017-’19): * * * * (½) ¾ – (9.25) 9.50
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