4 stagioni - 53 episodi vedi scheda serie
Bryce Walker (colui che aveva stuprato Hannah nella prima stagione) scompare senza lasciare tracce. Sua madre convince la polizia che il sospettato numero uno della sparizione sia Clay, con cui Bryce aveva avuto una pesante discussione. Clay e la sua combriccola cercheranno di scoprire la verità su ciò che è successo.
Volessimo descrivere la terza stagione di 13 Reasons Why (denominata da qualcuno, a ragion veduta, "3 Seasons, Why?") in una sola parola, questa sarebbe: inutile.
La tematica affrontata, ovvero la tentata redenzione, o presunta tale, di un "mostro" poteva rivelarsi interessante e coraggiosa; però il modo in cui gli sceneggiatori hanno provato a sviluppare l'intreccio svilisce tali nobili intenzioni.
L'inserimento di un nuovo personaggio, Ani (figlia dell'infermiera che si prende cura del nonno malato di Bryce), voleva dare una rinfrescata al già collaudato e stagnante rapporto tra il gruppo di amici, ma soprattutto, voleva ampliare il nostro punto di vista sul cambiamento che sta subendo Bryce. Si tratta purtroppo di un personaggio mal scritto e troppo bidimensionale di fronte alle tante contraddizioni che sta vivendo.
13 puntate (che nella prima stagione avevano una logica nello sviluppo narrativo) sono davvero eccessive per una storia del genere, e ciò lo si evince nei dialoghi e nelle situazioni ripetitive. Altra nota di demerito per il finale deludente e appossimativo.
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