Espandi menu
cerca
Legion

3 stagioni - 27 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2018-2018
  • 11 episodi

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 207
  • Post 137
  • Recensioni 1157
  • Playlist 324
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Legion

di mck
8 stelle

“L'amore non è la cosa che ci salverà, l'amore è la cosa che dobbiamo salvare.”

 

The “Tra La La” Serie, ovvero: (We're Trapped in) a Vast Long Wide Maze (e una pierluigibersaniana e atomheartmotheresca Mucca in Corridoio). 

 


Apparently, on “Legion”…

Alla seconda stagione il creatore e showrunner Noah Hawley (“Fargo”) prende in mano saldamente e con maggior fermezza le redini della sua ideazione (dai caratteri originali di Chris Claremont e Bill Sienkiewicz) e scrive TUTTI gli undici episodi [2 in a solo, 8 con Nathaniel Halpern (2 ep. della 1a stag.) e 1 con Jordan Crair], dirigendone uno.

In cabina di regia l'inventiva stocastica passa di mano, ad esempio, da Hiro Murai (l'ep. più libero, selvaggio e goduriosamente ballerino e danzereccio della 1a stag.) ad Ana Lily Amirpour (“a Girl Walks Home Alone at Night”, “the Bad Batch”) & C., mentre come trait d'union rimane Tim Mielants (la 2a parte, allucinogena, di “the Terror”), al quale spetta la messa in scena della “rinascita” in un corpo “non” suo di Aubrey Plaza (“I'm Lenny, by the way.” - “Cool!” - “The cornflake girl.” - “Cool!”). Gli altri nomi dietro alla MdP sono quelli di Sarah Adina Smith (“Buster's Mal Heart”, “Wrecked”, “Room 104”, “Hanna”), Ellen Kuras (direttrice della fotografia in “S.o.S. - Summer of Sam”, “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”, “Bob Dylan: No Direction Home”, “Neil Young: Heart of Gold”, “the Rolling Stones: Shine a Light”, “Be Kind Rewind”) - ep. in cui si legge “the Ring of Brightest Angels Around Heaven” di Rick Moody -, John Cameron (“Fargo”) - suo è forse l'episodio, il giro di boa di stagione, più bello e sorprendente, interamente scritto da Hawley, con multiple citazioni da Kubrick (aCwO), Lynch, Gilliam, Glazer… -, Charlie McDowell (“the One I Love”, “the Discovery”), Jeremy Webb (“Downton Abbey”, “Hell on Wheels”, “Master of Sex”, “the Son”), Dana Gonzales (“Fargo”) e Keith Gordon (“Mother Night”, “the Singing Detective”, “Dexter”, “Master of Sex”, “Nurse Jackie”, “Fargo”, “the Leftovers”, “Homeland”, “Better Call Saul”).

Finalmente, Legion è venuto al mondo. Il parto è stato lungo, complicato e difficoltoso. L'ex nascituro pesa all'incirca settantacinque chilogrammi. E sembra molto arrabbiato. 

 


What are years? Just trips around the sun.

A distanza di un anno non riuscivo a ricordare esattamente perché la prima stagione di “Legion” mi fosse piaciuta così tanto, sapevo solo che mi era piaciuta e le avevo assegnato un 8 pieno. Poi, visto il pilot della seconda annata, ho compreso, di nuovo.

Promemoria: una perdita di significato non è normale / prestare attenzione alle idee non proprie / evitare istruzioni con doppio senso...

Di volta in volta, dopo i titoli marinettianamente filiformi in stile Pablo Ferro (“Dr. Strangelove, or:...”) e un'introduzione raccontataci niente meno che da Don Draper in persona [“There is a maze in the desert carved from sand and rock. A vast labyrinth of pathways and corridors a hundred miles long, a thousand miles wide, full of twists and dead ends. Picture it a puzzle. You walk, and at the end of this maze is a prize just waiting to be discovered. All you have to do is find your way through. Can you see the maze? Its walls and floors, its twists and turns? Good, because the maze you've created in your mind is itself the maze. There is no desert, no rock or sand. There is only the idea of it. But it's an idea that will come to dominate your every waking and sleeping moment. You're inside the maze now. You cannot escape. Welcome to madness!”, Jon Hamm said. E poi Follia, UmWelt, Percezione della Realtà / Oida (“Non crediamo a ciò che vediamo, ma vediamo ciò in cui crediamo”: il gioco di Farouk, lo Shadow King...), NoCebo, ParEidolia, Panico Morale (qui auto-citando il “sé stesso” di “Mad Men”: Person to Person...), Narcisismo, Allegoria della Caverna Platonica...], scopriamo che l'Allarme Nuovi Sintomi (“Riferiscine subito al tuo supervisore mentale!”) relativo alla DeStrutturazione della Realtà è perpetuo: “New symptom alert: unexplained malaise, a sudden decrease, a strong urge to confess, confusion, irritability, repetitive sounds, a growing sense of outrage… Random things… Noise…”

 


Chi c'insegna ad essere normali quando siamo unici?

Legion” è l'esatt'opposto capovolto contrario ribaltato riflesso specchiato di “Fargo”.
È tutto tanto intricato a mentula canis da essere sin troppo semplice: siediti, guard'ascolta e intrippati coi viaggi allucinogeni perfetti a sé stanti mentre la trama avanza macchinalmente, portat'avanti con limpida didascalicità fumettistica.
E sarebbe farle un torto definirla derivativa rispetto a Lynch, ché già nella 1a stag. la serie di Noah Hawley ha espresso una capacità “comunicativa” alla “Twin Peaks 3 - the Return” (invece una coincidenza parallela è riscontrabile nel “magazzino di bruxisti”, similare a quello di “WestWorld”, che a sua volta..., etc...).

A ClockWork Psychiatric Hospita Serie (Alejandro Jodorowski vs. P.T.Anderson by Thomas Pynchon).
Kubrick metteva in bocca al senzatetto le critiche di (cattivo) senso comune alla modernità (2001: Alex de Large = MoonWatch), qui (il già citato ep. 6, “Chapter 14”) ovviamente quel riferimento meta-cinematografico si perde, ma non del tutto: la SummerLand e la Division 3, in parte, sono anche ricerca pura.

Dan Stevens è un portento, Rachel Keller, Aubrey Plaza, Jean Smart (che, tra l'altro, da giovane era la copia carbone di Rachel Keller...) e Amber Midthunder sono capolavori della Natura, Jemaine Clement assomiglia sempre più alla versione light di Benicio del Toro. 

 


PlayList.

E, qui lo affermo e ribadisco, Jeff Russo (in zona Clint Mansell, Jon Brion, Jonny Greenwood), che con Noah Hawley coverizza “White Rabbit” dei Jefferson AirPlane e “CornFlake Girl” di Tori Amos, e con Dan Stevens e Navid Negahban “Behind Blue Eyes” degli Who, se la batte alla grande (ma quant'è bravo?!) con H.M. Górecki, Count Basie, Jacques Brel, Domenico Modugno (dopo i due Celentano di “Fargo”, qui Mr. Volare in “Non Piangere Maria”), the Rolling Stones, the Velvet Underground & Nico, RadioHead, Bryan Ferry (“Slave to Love” by House Mouse / Mus musculus domesticus), Jane's Addiction, Cat Power, Bone Iver, the Flaming Lips, the Black Angels, the National, Tame Impala, the Kinks, Frankie Goes to HollyWood, Nicolas Jaar... 

 

 

No one knows what it’s like   (Nessuno sa come ci si sente)
To be the bad man   (Ad essere l’uomo cattivo)
To be the sad man   (Ad essere l’uomo triste)
Behind blue eyes   (Dietro gli occhi grigi)

No one knows what it’s like   (E nessuno sa cosa si prova)
To be hated   (Ad essere odiato)
To be fated   (Ad essere accusato)
To telling only lies   (Di dire solo bugie)

      But my dreams   (Ma i miei sogni)
      They aren’t as empty   (Non sono così vuoti)
      As my conscience seems to be   (Come sembra essere la mia coscienza)

      I have hours, only lonely   (Ho soltanto ore, piene di solitudine)
      My love is vengeance   (Il mio amore è una vendetta)
      That’s never free   (Che non sarà mai libera)

No one knows what it’s like   (Nessuno sa cosa significa)
To feel these feelings   (Provare questi sentimenti)
Like I do   (Come faccio io)
And I blame you!   (E io vi incolpo!)

No one bites back as hard   (Nessuno si aggrappa così tanto)
On their anger   (Alla propria rabbia)
None of my pain and woe   (Nessuno dei miei dolori e guai)
Can show through   (Posso lasciar trasparire)

      But my dreams   (Ma i miei sogni)
      They aren’t as empty   (Non sono così vuoti)
      As my conscience seems to be   (Come sembra essere la mia coscienza)

      I have hours, only lonely   (Ho soltanto ore, piene di solitudine)
      My love is vengeance   (Il mio amore è vendetta)
      That’s never free   (Che non sarà mai libera)

When my fist clenches, crack it open   (Quando il mio pugno si chiude, rompilo e aprilo)
Before I use it and lose my cool   (Prima che lo usi perdendo la calma)
When I smile, tell me some bad news   (Quando sorrido, dammi qualche cattiva notizia)
Before I laugh and act like a fool   (Prima che rida comportandomi da pazzo)

If I swallow anything evil   (Se ingoio qualcosa di dannoso)
Put your finger down my throat   (Spingimi le tue dita in gola)
If I shiver, please give me a blanket   (Se tremo, per favore dammi una coperta)
Keep me warm, let me wear your coat   (Tienimi al caldo, lascia che indossi il tuo cappotto)

      No one knows what it’s like   (Nessuno sa cosa vuol dire)
      To be the bad man   (Essere l’uomo cattivo)
      To be the sad man   (Essere l’uomo triste)
      Behind blue eyes   (Dietro gli occhi grigi)

 


Legion” - stag. 2  :  * * * * ¼ (♥)

“L'amore non è la cosa che ci salverà, l'amore è la cosa che dobbiamo salvare.”   

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati