Crisis in six scenes segna l’incursione di Woody Allen nella serialità e rimarrà - almeno ad ascoltare le sue parole - l’unica occasione per vederlo impegnato con questo mezzo espressivo.
Ambientata in un contesto di protesta che mette la placida borghesia liberal a confronto con lo spirito rivoluzionario della controcultura di fine anni sessanta, la serie è contraddistinta da una cascata di citazioni cinefile, letterarie e storiche, con dialoghi e humour sarcastico in proverbiale sintonia alleniana,
Aprezzabile tanto dallo spettatore che segue da tempo immemore l’autore newyorchese, quanto da chi è neofita nei confronti della sua pluriennale produzione.
Di cosa parla
Stati Uniti, anni Sessanta. I venti di protesta invadono strade e campus universitari mentre Sidney J. Munsinger (Woody Allen), già scrittore e navigato autore nel campo pubblicitario, sta pensando alla realizzazione di una serie televisiva. Nel frattempo, sua moglie Kay (Elaine May) pratica terapia di coppia tra uomini e donne in crisi profonda e guida un convenzionale gruppo di lettura.
Dopo una cena con una coppia di amici e i prediletti Alan Brockman (John Magaro) ed Ellie (Rachel Brosnahan), una coppia di giovani in procinto di fidanzamento ufficiale, poco prima di addormentarsi i padroni di casa sentono dei rumori sospetti provenire dal piano inferiore della loro abitazione.
Temono si tratti di un ladro, ma si ritrovano di fronte Lennie Dale (Miley Cyrus), una vecchia conoscenza di Kay, ragazza in fuga e braccata dall’Fbi in quanto membro di spicco dell’esercito costituzionale della libertà, un’organizzazione di sinistra simpatizzante per Cuba, in lotta per i diritti della minoranza nera e delle donne, oltre che contraria al conflitto in Vietnam.
Fin da subito, Sidney teme per la propria incolumità ed è disposto a tutto pur di liberarsi di lei, ma Kay è coinvolta dalla causa della ragazza, finendo con offrirle tutto l’aiuto possibile.
In poche ore, la sua presenza finisce per sconvolgere la vita di tutti i presenti; Sidney è sempre più nervoso e immagina già il suo futuro in una prigione con l’accusa di aver tradito la patria, Kay cambia radicalmente le sue letture condividendole con le arzille signore del suo circolo letterario, mentre Alan è completamente infatuato di Lennie, pronto a rovesciare il suo futuro che fino a poche ore prima sembrava già scritto, tra un lavoro nell’alta finanza e la relazione sentimentale con Ellie.
Intanto, in televisione si parla solo di Lennie, le autorità sono sulle sue tracce mentre i suoi complici non tarderanno a palesarsi.
Personaggi
Sidney J. Munsinger (Woody Allen) è un uomo inquieto, fatalista, paranoico e sofferente di attacchi di panico; l’irruzione di Lennie nella sua vita non può che accentuare pesantemente queste sue problematiche. È pronto a tutto pur di liberarsene, non sognando altro che tornare alla sua vita di tutti i giorni.
Kay Munsinger (Elaine May) è sposata con Sidney ed è una donna impegnata, tra la sua attività di terapeuta di coppia e la conduzione di un gruppo di lettura; subisce l’influenza di Lennie in maniera inversamente proporzionale rispetto a suo marito, aprendo gli occhi su quanto la circonda, sentendosi coinvolta dalle ragioni della causa militante della ragazza.
Lennie Dale (Miley Cyrus) è una devota rivoluzionaria, con ideali irremovibili e il poster di Che Guevara appeso in camera; la sua irruzione in casa Munsinger sconvolge la tranquilla vita dei presenti ma il suo pensiero è ancorato esclusivamente alla pianificazione del suo prossimo passo da attivista.
Alan Brockman (John Magaro) è un giovane rampollo di buona famiglia, nonché il prediletto di casa Munsinger; in procinto di sposarsi con Ellie, entra rapidamente in confidenza con Lennie, arrivando al punto di ripensare a tutti quei paletti imprescindibili che fino a poche ore prima rappresentavano il suo avvenire.
Ellie (Rachel Brosnahan) è una ragazza adorabile, lavora in una galleria d’arte e sogna il suo futuro a fianco di Alan; Sidney è orgoglioso di averli fatti conoscere, ma l’arrivo di Lennie rischia seriamente di mandare tutto all’aria. Non ha comunque alcuna intenzione di rinunciare al futuro che ha in mente.
Il cast
Woody Allen (Sidney J. Munsinger) è un autore, regista e attore attivo al cinema fin dal lontano 1966 quando esordì alla regia con Che fai, rubi? anche se la prima opera completamente sua è Prendi i soldi e scappa; nel corso degli anni, ha raccolto riconoscimenti importanti, come i premi Oscar per il miglior film,… Vedi tutto
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Woody Allen
Sidney J. Munsinger
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Miley Cyrus
Lennie Dale
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Elaine May
Kay Munsinger
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John Magaro
Alan Brockman
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Rachel Brosnahan
Ellie
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Joy Behar
Ann
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Margaret Ladd
Gail
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Rebecca Schull
Rose
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Becky Ann Baker
Lee
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David Harbour
Vic
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Guida agli episodi
Recensioni
La recensione più votata è positiva
• Crisis in Six Scenes : Sit(uation/down)-Com? Up(grade/on)-Com! “Gli americani non gettano via, mai, i loro rifiuti. Li trasformano in show televisivi.” Peter Lorre – Secret Agent – Alfred Hitchcock – 1936 / Franklin Pangborn – the Bank Dick – Edward Cline – 1940 Percy Helton – Kiss Me Deadly –… leggi tutto
La recensione più votata delle sufficienti
Da parecchi anni a questa parte, Woody Allen ha abituato il pubblico a un nuovo film ogni anno; nel 2016, ha aggiunto a Cafè society la sua prima, e probabilmente unica (almeno a sentir lui), incursione nella serialità che, a tutti gli effetti, somiglia pericolosamente a un lungometraggio, solamente un po’ più lungo del solito - nemmeno troppo poiché si superano… leggi tutto
Produzione e ricezione
Crisis in six scenes vede Woody Allen operativo a tutto campo; ideatore del soggetto, sceneggiatore, regista e interprete principale per la produzione di Erika Aronson per il colosso Amazon Studios.
Il progetto è stato annunciato pubblicamente nel gennaio 2015 ed esattamente un anno dopo sono stati ufficializzati i nomi dei protagonisti; allo stesso Woody Allen, si aggiungono Elaine May e Miley Cyrus, mentre le riprese sono cominciate nel marzo 2016.
Nel maggio 2016, l’autore newyorchese ha rivelato che con la conclusione del montaggio, la stagione era ufficialmente completata e che sarebbe rimasta anche l’unica in assoluto.
In seguito, i sei episodi sono stati pubblicati contemporaneamente sulla piattaforma streaming on demand Amazon Video il 30 settembre 2016.
Complessivamente, la ricezione della serie da parte della critica è stata a dir poco negativa; su Rotten Tomatoes si attesta su un modesto giudizio di 4,9/10 su venticinque recensioni, con soli quattro contributi positivi, mentre su Metacritic la valutazione scende ulteriormente, non andando oltre un mesto 44/100, frutto di ventinove critiche ufficiali.
A parziale riscatto, le valutazioni del pubblico sono di segno opposto, seppur senza mostrare un particolare entusiasmo; su Imdb, si attesta su un voto medio di 6,6/10, espressione di circa 600 preferenze [ndr: dato rilevato al 10 ottobre 2016].
Le stagioni
Stagione 1
La stagione è disponibile sulla piattaforma streaming on demand Amazon Video dal 30 settembre 2016, in tutti i territori in cui il servizio è disponibile.
Tra gli interpreti secondari, David Harbour (Stranger things, La preda perfetta) interpreta un poliziotto di pattuglia che fa visita ai coniugi Munsinger nel corso del secondo episodio, mentre Michael Rapaport (My name is Earl, Cop Land) è un agente che s’imbatte in Sidney in un momento delicato.
La stagione è composta da sei episodi di una durata media di poco superiore ai venti minuti ciascuno.
Commenti (5) vedi tutti
"Ho letto il tuo libro quest'inverno, ci ho messo un po' perchè mi addormentavo sempre, pensavo di avere qualche malattia, tipo narcolessia, così sono andato dallo psicologo... insomma alla fine era proprio il libro."
commento di mosez78Più che una serie è un film diviso in sei parti ma va benissimo così, perché Allen ci regala una serie intelligente e divertente senza mai cadere di tono.
leggi la recensione completa di silviodifede"Ain't it amazing all the people I meet?"
leggi la recensione completa di mckWoody Allen si dedica a una serie televisiva che non è altro che un film spezzato in sei parti. Funziona, ma si avverte la stanchezza e la poca passione verso il genere. Un'opera minore, godibile e comunque apprezzabile.
leggi la recensione completa di cantautoredelnullaWoody Allen si dimostra piuttosto in forma in questo film in 6 tappe.
commento di movieman