Serie antologica ideata, scritta e diretta da Joe Swanberg per Netflix, Easy racconta scene di vita e di crisi individuale a Chicago, dove i protagonisti sono divisi l’uno dall’altro da pochi gradi di separazione.
Easy - Di cosa parla
Una coppia con due figli cerca una nuova intesa sessuale nel riappropriarsi, per gioco, di ruoli di genere stereotipati e convenzionali, ossia lei casalinga, lui uomo di fatica. Una ragazza si innamora di una vegana e prova a seguire il suo stile di vita per non sentirsi inferiore, ma non ci riesce e presto deve iniziare a mentire. Due fratelli mettono in piedi una piccola distilleria di birra illegale, uno dei due però lo nasconde alla moglie incinta. Una coppia cerca di avere un figlio, un amico (ed ex ragazzo della moglie) li raggiunge in città e complica il ménage con il suo stile di vita eccentrico. Un “graphic novelist” di mezza età, che realizza per lo più opere biografiche, si confronta con una “selfie artist”, finendo per rendersi ridicolo di fronte ai giovani amici di lei, ma ottenendo anche un inatteso successo. Una coppia di bell’aspetto cerca di aggiungere pepe alla propria vita sessuale grazie a Tinder e finisce per invitare in casa, per una cosa a tre, la donna che tiene loro un corso su come accudire i neonati. Una giovane attrice affronta un provino e cerca di capire cosa fare in una relazione, mentre un’attrice più anziana tenta di ravvivare una precedente avventura sentimentale. I due fratelli birrai sono ora divisi su una cruciale questione: espandere il loro business e trasformare la distilleria nella loro attività principale o mantenerla una semplice passione.
Easy - I personaggi principali
Kyle (Michael Chernus), attore in cerca di una nuova intesa sessuale con la moglie.
Andi (Elizabeth Reaser), donna in carriera che supporta il marito attore, con cui cerca una nuova intesa sessuale.
Chase (Kiersey Clemons), ragazza lesbica che si innamora della vegana Jo.
Jo (Jaqueline Toboni), vegana lesbica e attivista, innamorata di Chase.
Matt (Evan Jonigkeit), fratello di Jeff, è il più ambizioso dei due riguardo la loro attività di birrai, forse per lo stress della gravidanza della moglie.
Jeff (Dave Franco), fratello di Matt, è il più appassionato dei due all’attività di birraio ma è anche il più soddisfatto della propria vita.
Bernie (Raúl Castillo), marito di Gabi, da cui cerca di avere un figlio.
Gabi (Aislinn Derbez), moglie di Bernie, sta cercando di avere un figlio ma in parte rimpiange la vita più libera che conduceva un tempo.
Martin (Mauricio Ochmann), amico di Bernie ed ex di Gabi, arriva a visitarli a Chicago e si ferma un po’ sul loro divano.
Jacob Malco (Marc Maron), pretenzioso autore di graphic novel autobiografici in crisi di mezza età.
Allison Lizowska (Emily Ratajkowski), giovane “selfie-artist” che sente un’affinità tra la sua arte e quella di Jacob.
Lucy (Malin Akerman), da poco madre, scopre da un’amica il mondo di Tinder e insieme al marito decide di tentare un ménage a trois
Tom (Orlando Bloom), marito di Lucy, anche lui scopre Tinder e ha la stessa idea della moglie.
Annie (Kate Micucci), insegna come accudire i neonati e si fa coinvolgere nell’avventura sessuale di Lucy e Tom.
Sophie (Gugu Mbatha-Raw), attrice che cerca di capire in che direzione spingere la sua vita privata e professionale.
Wally (Jake Weber), ha avuto una storia con Annabelle che ora lei cerca di ravvivare.
Annabelle Jones (Jane Adams), attrice nella stessa compagnia di Kyle, precedente compagna di Jacob e ora interessata a Wally.
Il cast
Joe Swanberg è tra i principali esponenti del filone del cinema indie americano mumblecore, ed è sicuramente il più prolifico con circa 30 film girati in 13 anni, inoltre è anche attore spesso presente nelle proprie pellicole e in quelle degli amici. La gran parte di questi film ovviamente non è mai stata… Vedi tutto
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Jane Adams
Annabelle Jones
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Zazie Beetz
Noelle
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Joe Swanberg
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Aya Cash
Sherri
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Dave Franco
Jeff
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Jacqueline Toboni
Jo
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Kiersey Clemons
Chase
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Evan Jonigkeit
Matt
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Michael Chernus
Kyle
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Malin Akerman
Lucy
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Guida agli episodi
In streaming
La serie è disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix.
Produzione e ricezione
Swanberg racconta di non aver mai amato il legame che la Tv impone tra l’autore e i propri personaggi, che devono continuare a vivere, e quindi più che a una serie tradizionale ha pensato a un formato antologico che gli permettesse di realizzare dei film autonomi, solo di 30 minuti anziché di 90 com’è abituato a fare. Da Netflix, che ha ospitato alcuni film di Swanberg e per cui il regista aveva già diretto un episodio di Love, hanno accettato immediatamente perché si è ritenuto che una serie avrebbe trovato molto più pubblico di un nuovo film.
Le storie degli otto episodi sono state sintetizzata in un solo paragrafo e su questa base Swanberg è passato direttamente al casting, lasciando che la scelta degli attori, a partire dalla loro età, influenzasse il racconto. Sul set ha poi chiesto agli attori, come fa nei suoi film, di dare il loro contributo alla costruzione del personaggio, tanto che la sceneggiatura era di pochissime pagine e molto flessibile, per lasciare spazio all’improvvisazione.
Ogni episodio è stato trattato come un film indipendente per costumi, scenografia e tecniche di ripresa impiegate. Ciascun episodio inoltre doveva affrontare una questione diversa, che si differenziasse dagli altri. La serie è quindi la somma di queste moltitudine di decisioni, piuttosto che un flusso organizzato da un tema principale.
Un episodio in particolare, il quarto, ha richiesto che Swanberg si fidasse dei suoi attori come non aveva mai fatto prima, perché è quasi interamente recitato in spagnolo, una lingua che il regista capisce poco. Dopo ogni scena gli interpreti gli spiegano cosa avevano detto e quindi si facevano alcuni aggiustamenti per una nuova ripresa. Swanberg dice di aver capito che una buona performance è riconoscibile anche senza sapere perfettamente la lingua, perché comunque le emozioni sono riconoscibili. Erano inoltre spesso gli attori a chiedere un’altra ripresa o a dirsi soddisfatti, in pratica contribuendo molto attivamente alla propria direzione. Swanberg è particolarmente fiero dell’episodio anche perché è ambientato in un quartiere di Chicago molto poco rappresentato: Pilsen, che ha una massiccia popolazione di origine messicana.
Easy ha ottenuto discrete critiche, che gli aggregatori Metacritic e Rotten Tomatoes quantificano rispettivamente con un punteggio di 72/100 e 91%. I voti del pubblico sui due siti sono però meno generosi: 4.9 e 67%.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione di Easy è composta di otto episodi della durata di 20-30 minuti, ognuno racconta una storia diversa con personaggi, tranne il terzo e l’ultimo che condividono gli stessi protagonisti. Le storie sono ambientate a Chicago e molti dei protagonisti conoscono personaggi maggiori o minori degli altri episodi, in questo modo si crea il senso di una connessione, comunque molto vago, tra le varie puntate. Tra i temi affrontati dalla stagione: la crisi artistica e di mezza età, la perdita della passione sessuale all’interno del matrimonio, la capacità di accontentarsi opposta all’ambizione di far carriera, il trasformarsi per cercare di piacere di più alla persona amata, l’infedeltà, la gravidanza, la celebrità ai tempi del web e la difficoltà di scegliere la propria strada quando si giunge alla maturità personale e professionale.
Stagione 2
La seconda stagione, composta di 8 episodi da 30 minuti ciascuno, è stata pubblicamente interamente in streaming su Netflix negli Usa e in Italia il 1° dicembre 2017.
Stagione 3
La terza stagione, composta di 9 episodi da 30 minuti ciascuno, è stata pubblicata interamente su Netflix in tutti i paesi dov'è disponibile il servizio di streaming il 10 maggio 2019.
Commenti (1) vedi tutti
Chiacchiericcio futile e fine a sé stesso. Serie abbastanza superflua
commento di silviodifede