3 stagioni - 40 episodi vedi scheda serie
Non era facile raccontare l'ascesa di Pablo Escobar nel mondo del narcotraffico, delineandone non solo la controversa figura pubblica, ma anche la fragilità mentale. Eppure gli autori di Narcos sono riusciti a dosare alla perfezione realtà e finzione, vincendo anche la scommessa sull'interprete che avrebbe avuto tutti gli occhi puntati addosso: Wagner Moura.
In questa seconda stagione i toni si fanno ancora più drammatici e all'ascesa del noto criminale si sostituisce l'inevitabile decaduta. La serie tiene fede a tutto ciò che aveva reso la prima annata un successo: immerge da subito nell'azione, nessun calo di ritmo lungo tutti i dieci episodi, un buon mix narrativo/documentaristico e grandi interpretazioni.
Boyd Holbrook e Pedro Pascal si confermano protagonisti di ottima fattura, impegnati in questa annata ad esplicitare i dubbi dei loro personaggi, agenti della DEA costretti a chiedersi quale sia il giusto limite per giungere ad un bene superiore. In questo senso i primi episodi sono molto introspettivi e va applaudito il lavoro svolto dai direttori della fotografia, grazie ai quali luci e ombre esplicitano i tormenti dei personaggi.
L'abilità di sfruttare eventi reali per creare inaspettate svolte narrative non mette in ombra nessun possibile punto di vista sulla storia. Azzeccata in questo senso la scelta di raccontare l'epopea di Pablo Escobar anche tramite chi al mondo criminale è ancora estraneo, come l'autista Limón, ammiratore di Pablo in quanto "protettore dei poveri".
Ma il più grande punto di forza di questa stagione, ciò che la rende addirittura migliore della prima, è il già citato Wagner Moura. Dolce e spietato, diabolico e misericordioso. L'attore rende giustizia a luci e ombre del personaggio, costringendo lo spettatore all'empatia. In questo senso, il nono episodio è, con l'ausilio della toccante colonna sonora, il punto più alto della serie fino ad ora. Lo scontro padre/figlio rivela il bisogno di rivalsa sociale del protagonista, ma anche di mantenere a tutti i costi dei punti fermi dal punto di vista morale (la famiglia), nel vano tentativo di non essere accecato da un obbiettivo troppo ambizioso, persino per Pablo Escobar.
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