1 stagioni - 3 episodi vedi scheda serie
oggi a distanza di mesi ho visto la terza e ultima parte del film fiume sul terrorista rivoluzionario marxista, ilich ramirez sanchez detto carlos o carlos lo sciacallo. quindi la mia impressione sul film è irrimediabilmente legata alla parte finale. che è a tutti gli effetti impressionante. impressionante per come non si sappia con tutta probabilità che una minima parte di quello che ha fatto lo sciacallo, siccome lui stesso ha contribuito a rendere nebbiosa la propria storia con le rivelazioni fatte. poi questa terza parte parla di come da imperatore di tutte le rivoluzioni divenga un impiegatuccio, mantenuto per rimanere inattivo. sono ignorante e spesso la mia cultura è farraginosa e approssimativa. la memoria poi gioca a volte degli scherzucci, facendomi dire cose per altre. ma se non erro, il marxismo era un'utopia bacata fin dalla sua nascita, in cui si teorizzava il potere del popolo senza farsi noiosi scrupoli morali. così anche carlos per la propria rivoluzione anticapitalistica, non si faceva troppi scrupoli morali. contattato dai romeni di ceausescu per risolvere il problema di dissidenti e di una radio libera, non accetto perchè il rischio era troppo alto per il risultato finale. ha fatto la sua fortuna grazie alla guerra fredda e grazie alle dittature dell'est e alle reti di collaborazione tra servizi segreti dell'europa comunista e servizi segreti arabi. allucinante in tal senso la parte ambientata in ungheria, dove carlos e il suo ristretto gruppo si erano rifugiati in piena garanzia, permettendosi di sentirsi offeso perchè gli uomini dei servizi di sicurezza interna del paese gli si erano appostati davanti casa. comica la scena successiva quando i due burocrati si recano in visita "a casa" del terrorista. la caduta di carlos pare debba essere ritenuta un regalo del crollo del muro e dell'utopia antilibertaria comunista. così d'incanto la storia brillante del terrorista che tutto poteva, ora non può più. le bombe in francia fecero il resto, ma è allucinante che la sua shooting star si sia estinta con l'estinzione di servizi segreti terribili come quelli creati dalla rivoluzione comunista. appesantitosi e imbolsitosi, arrivano i problemi con la seconda moglie, quella da cui ebbe una figlia. "credevo di aver sposato una rivoluzionaria e invece ho sposato una piccola borghese" dice alla donna che gli rimase al fianco fino alla cattura. da amico, consulente, insegnante di guerriglia, carlos diventa un oggetto vintage da memorabilia sovietica, piuttosto ingombrante però. la siria gli rifiuta l'asilo dopo anni d'amicizia ed è costretto a nascondersi in sudan. gli stati uniti di reagan prima e di bush poi, premono, ma non possono fare nulla. grazie ad un'infezione ai testicoli, il governo francese con l'appoggio del sudan e di un "sodale" viene arrestato ed estradato in francia, dove tutt'ora sta scontando l'ergastolo. interpretazione monstre di edgar ramirez, di una bellezza folgorante anche con la panza da pensionato.
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