1992

Il 17 febbraio 1992 Mario Chiesa, membro del partito socialista e aspirante sindaco di Milano viene arrestato in flagranza di reato mentre intasca una tangente. La storia parte da quel fatto e da quel giorno per scoperchiare la rete di corruzione e favoritismi tra politica e mondo imprenditoriale che verrà denominata Tangentopoli. L’operazione coordinata dal procuratore Antonio di Pietro viene ribattezzata Mani Pulite.

1992 - Di cosa parla

“Dobbiamo salvare la Repubblica delle Banane”.
Ideata da Stefano Accorsi, che si ritaglia un ruolo da protagonista, 1992 è la drammatizzazione di un dramma. Quello che scoperchiò agli ingenui reduci delle Notti Magiche mondiali di due anni prima il fitto reticolo di corruzione che come una tenia risucchiava risorse al paese grazie a collusioni tra politica e imprenditori, tangenti e mazzette, opere pubbliche come torte su cui pasteggiare con starlette di contorno. Il terremoto politico e sociale prende il nome di Tangentopoli mentre la sua inchiesta-nemesi coordinata dal sanguigno procuratore Antonio di Pietro ottiene l’ottimistica e speranzosa denominazione di Mani Pulite. Come in un film di genere il bene e il male si scontrano nelle aule dei tribunali come nelle discussioni da bar e nelle sezioni di partito sconvolte dallo scandalo. Nessuno è esente da colpe. Lo scandalo segna un cambiamento nei costumi della società dell’epoca e un ricambio politico che vede la sparizione o il drastico ridimensionarsi di partiti storici - come la Dc, il Psi, il Pli - in quella trasformazione istituzionale e politica che venne chiamata Seconda Repubblica. Nel frattempo inizia a delinearsi il quadro che avrebbe dominato il ventennio successivo, con l'ascesa al potere del partito azienda di Berlusconi.
La serie tratta gli avvenimenti di quel 1992 inserendo le storie di sei personaggi di fantasia che intrecciano le loro vicende nella realtà storica dei Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri, Antonio di Pietro, Mario Chiesa, Umberto Bossi, Lorella Cuccarini e altri ancora.
Accorsi è Leonardo Notte, un pubblicitario di Publitalia ’80 che conduce una vita sfarzosa ma dal passato oscuro che torna a tormentarlo. Pietro Bosco è un veterano di guerra che s’improvvisa parlamentare per la Lega Nord. Veronica Castello è un’aspirante showgirl disposta a tutto per sfondare in televisione.
Personaggi protagonisti, archetipici di un mondo di decadenza morale ed etica che si elevano a rappresentare il fondo amaro del periodo iniziato con la Milano da bere caratterizzato dal rampantismo e dall’ostentazione del benessere.

1992 è una serie prodotta con grande dispiego di mezzi e dalla statura internazionale capace di essere venduta in tutta Europa. A supporto della rievocazione dell’atmosfera anni ’90, giova l’inserimento nella narrazione di spezzoni televisivi molto noti in quel periodo, quando proprio la televisione era divenuta la scorciatoia per la terra promessa della celebrità per le starlette e del potere politico per gli imprenditori. Sfilano sequenze di Domenica In, Non è la Rai e Casa Vianello. Sfarzo di lustrini che preannunciano altri scandali futuri più pruriginosi.