The Man in the High Castle

Cosa accadrebbe se la Germania nazista e l’Impero giapponese avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale e diffuso il nazismo in tutto il mondo? La racconta la serie The Man in the High Castle, tratta da un romanzo distopico di Philip K. Dick.

The Man in the High Castle - Di cosa parla

1962: in Times Square, New York, campeggiano le lugubri bandiere con la croce uncinata. Le SS girano per le strade fungendo da polizia locale. Negli ospedali l’odore acre delle ceneri suggerisce l’eliminazione nei forni dei malati.
È la storia distopica di The Man in the High Castle tratta dall’omonimo romanzo di Philip K. Dick e edito in Italia con il titolo La svastica sul sole.
Le potenze dell’Asse hanno sconfitto gli Alleati e diffuso il nazismo nel mondo. Gli Stati Uniti, piegati grazie alla bomba atomica sganciata su Washington, sono stati spartiti tra i vincitori. La costa orientale è in mano al Grande Reich nazista, quella occidentale fa parte degli Stati Giapponesi del Pacifico. In mezzo un cuscinetto neutrale, formato dagli Stati delle Montagne Rocciose, separa le due potenze una volta alleate e ora divise in una tesissima guerra fredda.
Il Reich nazista, progredito tecnologicamente, aspetta l’occasione giusta per attaccare con armi nucleari gli Stati Giapponesi, arretrati e ancora legati alle antiche tradizioni, per impadronirsi della parte ovest del territorio. Deve però fare i conti con il vuoto di potere che si verrà a creare con la morte di Hitler, ormai consumato dal morbo di Parkinson. Gobbels e Himmel tramano per occupare il suo posto mentre l’obergruppenführer John Smith, metodico e spietato, è il diabolico fronteggiatore della resistenza.
La storia segue tre personaggi di fantasia: Juliana Crain di San Francisco, coinvolta dalla sorella nella resistenza americana; Joe Blake, anch’egli nella resistenza e custode di importanti segreti; Nobusuke Sagomi, ufficiale degli Stati Giapponesi del Pacifico. I tre, attraverso le loro storie, mostrano la vita in un mondo nel quale le leggi razziali sono diventate la normalità, dove ogni cartellone o display mostra la bandiera nazista e l’esistenza è caratterizzata da una costante sensazione di estraneità e sradicamento culturale.
Ad accomunare i tre personaggi, l’esistenza di un misterioso video-cinegiornale dal titolo The Grasshopper Lies Heavy che mostra una realtà diversa da quella presente, una realtà nella quale gli alleati avrebbero vinto la guerra. Quest'opera è raccolta e divulgata dal misterioso uomo nell’alto castello, che i nazisti vogliono assolutamente catturare e la resistenza difendere.

La necessità di rendere credibile il mondo distopico che la serie propone ha comportato una serie di ricerche approfondite sulla cultura, i costumi, le tecnologie e la musica, sviluppandole in un ipotetico progresso intellettuale americano anni ’50 che fondesse in sé gli aspetti della cultura nazista e imperiale giapponese. Gli eventi descritti nella storia sono datati 1962 ma l’uso di riferimenti stilistici e tecnologici relativi agli anni ’50 suggerisce la stagnazione culturale che si sarebbe venuta a creare sotto l’occupazione totalitaria nazista.